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Attualità

Sanità territoriale: Via al progetto di digitalizzazione

di Redazione -





di PIETRO GRIMALDI
Servire i più bisognosi e fornire tutela al diritto alla salute con un potenziamento e una progettualità per una sanità territoriale che ancora soffre di innumerevoli falle derivanti anche da un depotenziamento di organico che gioco forza non tutela la richiesta e le esigenze del cittadino.
Proprio L’Asp di Catania ha reso noto che, dopo alcune attività di monitoraggio, a partire da questa settimana il CUP, Centro Unico di Prenotazione, è stato potenziato con 10 nuove risorse predisposte a rispondere agli utenti che usano il numero verde 800.954414 per la prenotazione di visite ed esami specialistici presso gli ambulatori dell’Azienda Sanitaria, da lunedì a venerdì (dalle 8 alle 19). Dieci nuove risorse che appaiono come uno stuzzicadenti votato ad arginare la marea. Sembra abbastanza evidente che potenziare in maniera così esigua il CUP non basta e l’unica o meglio un’altra soluzione logica è legata alla digitalizzazione delle prenotazioni. Ad affermarlo e’ Il presidente del CCA Asp Catania e coordinatore Rete Civica Salute Vasta:
“È tempo di alleviare il tormento per migliaia di persone, per questo auspichiamo che presto entri in funzione la possibilità di richiesta informatizzata delle prestazioni prescritte dal medico curante, come anticipato dal Commissario Straordinario Giuseppe Laganga Senzio durante l’incontro con il Cca e RCS. La procedura digitale insieme al rafforzamento degli operatori del CUP allevierebbero le criticità. Ma la vera svolta dovrebbe arrivare dalla Medicina di Prossimità – continua Vasta – quando le Case di Comunità e le Centrali Operative Territoriali entreranno davvero in funzione, mettendo in circuito diretto il medico di famiglia con i servizi sanitari diagnostici e specialistici dell’Asp e attuando la continuità assistenziale. Dev’essere il sistema sanitario unitario a prendere in carico le persone tutelandone la salute, non gli utenti a dover inseguire disparati servizi disconnessi”.
Insomma, la tutela della salute della comunità è strettamente legata alla qualità dei servizi di prossimità e all’immediatezza delle risposte del sistema sanitario ed urge sbloccare un ingranaggio talmente bloccato e che limita il diritto alla salute.