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Ambiente

Rifiuti, nuova ordinanza Schifani per scongiurare chiusura Tmb Lentini

di Dario Di Gesù -





Sabato scorso l’amministrazione giudiziaria dell’impianto di Trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati attivo presso la discarica Sicula Trasporti di Lentini ha preannunciato la nuova chiusura per saturazione, che avrebbe messo di nuovo in crisi il conferimento da parte di circa 200 comuni siciliani. 

Ieri a tarda sera la notizia della nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in via straordinaria ed emergenziale, per superare i limiti di stoccaggio dei rifiuti posti per ragioni di sicurezza e mantenere così ancora aperto l’impianto.

L’azienda Sicula Trasporti, che aveva riaperto l’impianto il 26 giugno in ragione di una ordinanza del governatore siciliano Renato Schifani, sabato 29 giugno ha scritto alla Regione, all’Asp e al Comune di Catania, oltre che all’Arpa Sicilia, ai vigili del fuoco del Comando provinciale di Catania e alla prefettura etnea, comunicando la «saturazione degli spazi disponibili per lo stoccaggio delle balle filmate di rifiuto» classificato come ‘EER 191212’. Gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti hanno comunicato che la società «non potrà materialmente proseguire l’attività di trattamento, e quindi di ricezione, oltre il 02 luglio del 2024, riservandosi peraltro di limitare i conferimenti già dal 1 luglio se le condizioni di sicurezza dell’area conferimento lo richiedessero».

Sulla notizia che l’impianto di gestione rifiuti dovesse chiudere nuovamente, lasciando più della metà dei Comuni della Sicilia in una situazione critica è intervenuto il  deputato all’Ars di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo: «Si conferma l’incapacità e la gestione fallimentare del settore. Chiediamo le dimissioni immediate dell’assessore regionale ai Rifiuti Roberto Di Mauro e dell’assessore all’Ambiente Elena Pagana. La loro gestione da principianti allo sbaraglio è la causa di questa crisi. Non si possono lasciare i Comuni siciliani alla mercé di un gestore di un impianto che, a causa della complicità di un sistema malato, continua a influenzare negativamente il sistema dei rifiuti in Sicilia».

Dopo la comunicazione della chiusura dell’impianto Tmb a partire dal 1° luglio, il presidente Renato Schifani ha subito convocato un vertice. «Tutti gli uffici della Regione – sottolinea Schifani – sono stati mobilitati per l’individuazione di immediate soluzioni alle problematiche sollevate dagli amministratori di Sicula Trasporti, ai quali va il nostro ringraziamento per la interlocuzione responsabile e di profondo senso istituzionale. Ancor di più la vicenda di Lentini conferma la strategicità della realizzazione dei due termovalorizzatori già finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione, la cui operatività spazzerà decenni di errate politiche sui rifiuti, figlie di assenza di coraggio in scelte strategiche che andavano assunte in precedenza».

Ieri sera la notizia che l’impianto Tmb della Sicula Trasporti di Catania potrà continuare a restare aperto per il trattamento dei rifiuti e il successivo inoltro degli stessi presso altre discariche o impianti di recupero energetico, anche al di fuori della Sicilia. Lo prevede la nuova ordinanza, proposta dall’assessorato regionale all’Energia e adottata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in via straordinaria ed emergenziale per superare i limiti di stoccaggio dei rifiuti posti per ragioni di sicurezza dai vigili del fuoco. A seguito dei pareri positivi di Arpa, Asp, Cts, Città metropolitana e Comune di Catania e del dipartimento regionale dell’Ambiente, è stato autorizzato il proseguimento temporaneo del trattamento sia per il residuo secco che per l’umido, proveniente da circa 200 Comuni.
Il provvedimento di Schifani è stato emesso per prevenire lo stato di emergenza di natura ambientale ed igienico-sanitaria, nelle more del rilascio da parte del dipartimento regionale “Acqua e rifiuti” della nuova Autorizzazione ambientale integrata (Aia) per gli impianti di contrada Codavolpe, secondo le prescrizioni della Commissione tecnica specialistica della Regione. «Iniziamo – sottolinea il presidente Schifani – a mettere ordine nel settore, risolvendo una serie di problemi che nell’ultimo periodo avevano causato il blocco dell’impianto della Sicula Trasporti. Il rilascio della nuova Autorizzazione ambientale potrà consentire di riprendere in maniera regolare e ordinaria l’attività di trattamento dei rifiuti e il successivo trasferimento presso altre discariche o impianti di recupero energetico».

“L’ennesimo pasticcio della discarica di Lentini è figlia di una gestione dei rifiuti disastrosa. Anche il programma di Schifani di realizzare due inceneritori da 600 mila tonnellate all’anno complessivi, fa acqua da tutte le parti. I siciliani con questo governo regionale dovranno convivere con rifiuti per strada, costi spropositati delle bollette e milioni al vento per gli inceneritori. Troppi interrogativi e niente risposte”. 
Lo dichiara il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a proposito del rischio di stop del conferimento dei rifiuti nella discarica di Lentini. 
“La Sicilia e soprattutto Palermo e Catania, che da sole producono il 60% di rifiuti indifferenziati della regione – spiega Di Paola – saranno in grado di ridurre di oltre 400 mila tonnellate all’anno la raccolta indifferenziata al momento in cui gli inceneritori saranno realizzati? Perché in caso contrario inceneritori e discariche dovranno continuare a convivere. Inoltre da oggi alla messa in esercizio degli inceneritori, che nella più rosea delle ipotesi non avverrà prima del 2030, la gigantesca mole di rifiuti indifferenziati che ancora produciamo (oltre un milione di tonnellate all’anno) dove andranno smaltiti, se già adesso abbiamo difficoltà? Se gran parte dei fondi pubblici verranno impiegati per costruire i due inceneritori, con quali altre somme Schifani intende realizzare gli impianti di recupero, fondamentali per abbassare la percentuale di rifiuti indifferenziati? A queste domande deve rispondere Schifani e non basteranno ulteriori ordinanze o poteri speciali e fino ad oggi pare non abbia risposto nemmeno ad una” – conclude il deputato ARS.