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Cronaca

Resta ai domiciliari Totò Cuffaro, rigettato il ricorso

di Vincenzo Migliore -





Resta ai domiciliari Totò Cuffaro, insieme al suo storico collaboratore Vito Raso. Il Tribunale del Riesame di Palermo ha respinto i ricorsi presentati dalle difese, confermando le misure cautelari disposte a inizio dicembre nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte mazzette nella sanità siciliana, tra concorsi pilotati e appalti condizionati.

La decisione arriva a tre settimane dall’arresto dell’ex presidente della Regione, già condannato in via definitiva per favoreggiamento a Cosa nostra. Le motivazioni del provvedimento saranno depositate entro 45 giorni: solo allora i legali potranno valutare un eventuale ricorso in Cassazione. Ma il segnale politico-giudiziario è già chiaro: il quadro accusatorio, per i giudici, regge.

Il concorso “pilotato” a Villa Sofia

Al centro dell’inchiesta c’è il concorso per operatore socio-sanitario all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Secondo l’accusa, Cuffaro sarebbe stato intercettato mentre consegnava a una candidata le tracce dell’esame. Le stesse tracce che, stando alla ricostruzione investigativa, il presidente della commissione, il medico Antonio Iacono, avrebbe fatto recapitare a Raso, che a sua volta le avrebbe consegnate all’ex governatore. Un passaggio di mano che, per la Procura, configura un meccanismo collaudato di interferenza sulle procedure pubbliche.