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Cronaca

Rapina un disabile mentre è ristretto ai domiciliari

di Alessandro Fragalà -





Una rapina perpetrata ai danni di un ragazzo diversamente abile. Un’accusa pesante che scuote le coscienze, quella che, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, ha portato i Carabinieri di Riposto (in provincia di Catania) ha eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di Alfio Valvo, giarrese del 1985, ritenuto, appunto, responsabile di evasione e rapina a mano armata.

L’uomo, infatti, durante una fase del procedimento in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti, lo scorso febbraio si sarebbe reso responsabile di una rapina ai danni di un ragazzo affetto da invalidità. I fatti che hanno portato alla richiesta della misura si sarebbero verificati nel tardo pomeriggio del 29 febbraio scorso, quando un ventisettenne affetto da invalidità, passeggiando tra i vicoli del borgo marinaro di Riposto e in particolare all’altezza di via Fuille, sarebbe stato avvicinato e minacciato con un coltello da un uomo a volto scoperto. Quest’ultimo, dopo avergli intimato di consegnargli 50 euro, e rendendosi conto che la vittima non aveva denaro con sé, gli avrebbe strappato dal portafogli la carta d’identità per estorcergli denaro in cambio del documento. Immediatamente, il giovane ha richiesto aiuto ai Carabinieri della Stazione di Riposto, che hanno subito iniziato le indagini acquisendo, innanzitutto, la descrizione fisica del rapinatore. La vittima ha indicato l’altezza e le caratteristiche somatiche dell’assalitore, in particolare ha segnalato un tatuaggio sul lato sinistro del collo raffigurante una croce. Gli investigatori, ascoltata attentamente la dinamica dei fatti, hanno quindi deciso di esaminare tutti i sistemi di videosorveglianza della zona, inclusi quelli di un esercizio commerciale di Piazza Commercio. Questo video è risultato fondamentale per la conclusione delle indagini, se è vero che ha ritratto Alfio Valvo, che avrebbe dovuto essere a casa poiché sottoposto agli arresti domiciliari per un furto, mentre esibiva una carta d’identità ad altri pregiudicati del luogo, mostrando il tatuaggio sul lato sinistro del collo, perfettamente corrispondente a quello descritto dalla vittima.

Le risultanze investigative, fornite all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri di Riposto, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Catania di richiedere e ottenere dal GIP del Tribunale etneo l’emissione del provvedimento cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’uomo, che è stato pertanto arrestato e condotto presso la casa circondariale di Catania – Piazza Lanza.