Protesta dei lavoratori della formazione professionale. Sit-in oggi a Palermo davanti all’assessorato regionale
“Siamo riusciti a riaprire il dialogo con l’assessorato regionale alla Formazione su temi nevralgici del settore “, dichiara l’UGL. “L’assessore Turano oggi ha ricevuto non una delegazione ma tutti i manifestanti”.
Ugl in piazza oggi con i dipendenti del settore della formazione professionale. A manifestare a Palermo con un sit-in di protesta dinanzi alla sede dell’assessorato regionale all’Istruzione anche una delegazione di lavoratori degli enti di formazione delle province di Palermo, Trapani e Agrigento. Tra le principali contestazioni c’è la revisione del Sistema Formativo.
Indetta dalla Federazione Nazionale dell’Ugl, la protesta fa seguito allo stato di crisi del settore dichiarato lo scorso mese di maggio per il perdurante blocco delle risorse di bilancio destinate al settore che hanno prodotto ritardi fino a sei mesi nell’erogazione delle retribuzioni al personale e ritardi nell’avvio dell’attività corsuale destinata agli adulti disoccupati o ex percettori del reddito di cittadinanza, con la richiesta inoltrata al presidente della Regione, Renato Schifani, di istituire un tavolo permanente finalizzato a rilanciare il settore.
“Occorre intervenire subito per salvaguardare il sistema formativo e metterlo in sicurezza – dichiara Giuseppe Messina, Coordinatore Regionale per la Formazione Professionale dell’UGL Scuola Sicilia. Quello della formazione professionale – aggiunge – è un comparto che ha subìto pesanti tagli ingiustificati e inspiegabili, diversità di trattamento con il resto del paese. Condizioni che incidono negativamente sulla buona riuscita di un percorso formativo e sulla certezza della retribuzione dei lavoratori”.
C’è poi la questione delle rendicontazioni aperte e mai chiuse, con l’obbligo di rinnovo perenne delle polizze fidejussorie, che comporta ingenti sprechi di denaro – evidenzia il sindacato – risorse che dovrebbero essere utilizzate per migliorare l’azione formativa o il welfare aziendale e che, invece, vengono letteralmente regalate alle compagnie assicurative.
Incidono anche i ritardi nell’adozione delle procedure gestionali che hanno spinto gli enti ad avviare le attività formative, tra settembre e ottobre 2023, sotto la propria responsabilità, con il primo acconto erogato solo da qualche settimana, in concomitanza con la fine dell’anno formativo. Una situazione – denuncia il coordinatore dell’ Ugl Scuola Sicilia – che ha già messo in ginocchio diversi enti di formazione costretti dalla stessa Regione Siciliana a mettere in mobilità centinaia di lavoratori del comparto, per poi essere citati in giudizio dall’Inps perché procedura non prevista dalle leggi nazionali. Enti che a causa di ciò rischiano il fallimento perché onerati a versare all’ente previdenziale milioni di euro.
“La nostra è una protesta per una formazione professionale libera da pregiudizi!” – dichiara Messina in rappresentanza di tutta la forza lavoro della formazione professionale, un settore che rappresenta un valido strumento formativo e per il contrasto alla dispersione scolastica”.
Ugl Scuola Sicilia chiede risposte urgenti per migliorare il sistema formativo. Chiede interventi rapidi e concreti, come l’immediata istituzione di un tavolo permanente di crisi che veda coinvolto il Presidente della Regione e chiede garanzie per i diritti dei lavoratori, dichiarando inaccettabile, sia l’imposizione, da parte dell’assessorato regionale, di un unico contratto collettivo nazionale di lavoro che limita il diritto di ogni lavoratore a scegliere liberamente il proprio sindacato, sia i ritardi nei pagamenti che hanno letteralmente messo in ginocchio gli enti formativi e a rischio la stabilità lavorativa di centinaia di famiglie siciliane.
Il sit-in odierno, intanto, registra un importante risultato: – “siamo riusciti a riaprire un dialogo con l’assessorato regionale alla Formazione su temi nevralgici del settore – informano dall’UGL. L’assessore Turano oggi ha ricevuto non una delegazione ma tutti i manifestanti mostrandosi aperto al dialogo. Pur di fronte a resistenze e pregiudizi immotivati, auspichiamo che ci siano i presupposti per raggiungere importanti risultati per rendere più efficienti i corsi e salvaguardare i livelli occupazionali – si legge in una nota a firma del segretario regionale Formazione professionale di Ugl Scuola, Giuseppe Messina e del segretario nazionale Ornella Cuzzupi.
Restano comunque delle criticità da superare – concludono – che riguardano principalmente il tema dei tagli che impediscono agli enti di procedere con le assunzioni. Non condividiamo le tesi dell’assessorato sul fatto che tali linee guida europee interessino l’intero settore. Su questo fronte non intendiamo arretrare e auspichiamo che l’assessorato possa rivedere le proprie posizioni”.