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Cronaca

PRIMA PAGINA-Il nascondiglio social del boss dietro la foto di un cagnolino

di massimilianoadelfio -





Dietro la foto di un cagnolino con un fazzoletto al collo si nascondeva il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.
Il latitante arrestato il 16 gennaio del 2023 e morto nel settembre dello stesso anno a causa di una malattia terminale, appariva sui social come un medico laureato a Milano residente in Sicilia di nome Francesco Averna. Un modo per portare avanti la sua latitanza e al tempo stesso vivere alla luce del sole – sotto falso nome – senza destare sospetti.
È un’altra delle scoperte dei carabinieri del Ros e dalla procura di Palermo dopo l’arresto del superlatitante e le indagini sul suo periodo di doppia vita.
Francesco Averna sui social si presentava come un medico single con pochi follower e nessuna foto personale, secondo la biografia social risultava laureato all’Università Bocconi di Milano.
Aveva solo cinque amici, principalmente commercianti di Campobello di Mazara, la sua città di residenza. Su Instagram, seguiva numerosi profili e aveva qualche decina di follower. I carabinieri del Ros hanno scoperto che usando questa identità, il latitante si è presentato a un tecnico della lavastoviglie convocato presso una casa a Campobello di Mazara nel 2020, situata in via San Giovanni.
Questo falso profilo sui social si aggiunge agli sforzi investigativi del procuratore Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido. Le indagini mirano a scoprire le protezioni che il padrino di Cosa Nostra avesse durante la sua latitanza.
Il Boss utilizzava un nome fittizio e non pubblicava post, ma utilizzava intensamente la messaggistica privata. Le indagini sull’attività sui social di Matteo Messina Denaro erano iniziate nel 2013, da una collaborazione tra la Direzione nazionale antimafia, l’Fbi americana e Facebook (ora Meta).
Si sospettava che sui social avvenissero le conversazioni tra il boss di Castelvetrano, arrestato più di un anno fa e morto lo scorso 25 settembre, e la sorella Anna Patrizia. La donna aveva scelto il nome di “Imperatrice Lucilla”, profilo che ha scelto di cancellare poco prima di essere arrestata, nel 2013.
Ma chi seguiva il boss sui social? Ci sono numerose pagine di informazione locale su Castelvetrano e zone circostanti, oltre ad altre a livello nazionale. Messina Denaro ha espresso apprezzamento per il Riformista, un giornale con una lunga storia di garanzia, e ha messo “mi piace” sul profilo del suo ex direttore, Piero Sansonetti. Tra le pagine seguite, c’era anche “Oriana Fallaci – Storia di un’italiana”, nel panorama giornalistico.
Inoltre, seguiva pagine di cucina, come quella di Benedetta Parodi, pagine calcistiche (“Juve vergogna del calcio”), pagine satiriche, di palestre e locali. Su Instagram, Messina Denaro seguiva più di 440 persone, principalmente donne, e il numero dei suoi follower è aumentato costantemente da questa mattina. Tuttavia, non ha mai pubblicato alcun post.
Intanto le indagini della procura di Palermo vanno avanti per cercare di ricostruire nei dettagli la latitanza e gli affari del boss di Castelvetrano. Indagini che ad oggi hanno visto finire in carcere in totale 14 persone.
Gli ultimi arresti sono avvenuto lo scorso 27 marzo, per i tre fiancheggiatori fedelissimi: l’architetto Massimo Gentile, il tecnico radiologo dell’ospedale di Mazzara del Vallo, Cosimo Leone, e per concorso esterno in associazione mafiosa Leonardo Gulotta.
Quest’ultimo avrebbe assicurato per dieci anni dal 2007 al 2017 a Matteo Messina Denaro “la disponibilità di una utenza telefonica necessaria per la gestione dei mezzi di trasporto in uso al latitante”, dicono gli inquirenti.