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Pon Metro Palermo. Lagalla: “In autunno investimenti per oltre 300 milioni”

di Antonio Schembri -





Ai 225 milioni di euro concessi dal Pon Metro Palermo si aggiungono ulteriori 70 milioni di euro di avanzo di gestione del Comune, che portano a oltre 300 milioni le risorse disponibili per gli investimenti. 

Già dalle prossime settimane Palermo può davvero cambiare marcia sul fronte degli investimenti infrastrutturali. La definitiva validazione arrivata dal Dipartimento nazionale per la Coesione territoriale della proposta formulata dal comune relativa al Pon Metro (PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027), il programma operativo per lo sviluppo e la riqualificazione urbana (gestito dall’agenzia che fa direttamente capo alla Presidenza del Consiglio), sblocca infatti l’accesso a un cospicuo monte-risorse. Si tratta di 225 milioni di euro, di cui 191 in quota immediatamente impegnabile e 34 milioni in quota di flessibilità, da destinare a interventi relativi al già avviato processo di digitalizzazione, a interventi di efficientamento energetico, alla mobilità sostenibile, all’inclusione e innovazione sociale e ancora alla rigenerazione urbana, all’assistenza tecnica e alla comunicazione. Una dote finanziaria che per l’amministrazione guidata da Roberto Lagalla si espande con ulteriori 70 milioni di euro: è l’avanzo di amministrazione (la differenza tra entrate e spese) conseguito dal comune di Palermo nel corso dell’attuale consiliatura. Un risultato che a Palazzo delle Aquile non si otteneva da tanti anni;  e che adesso “eleva le disponibilità finanziarie del  comune a poco meno di 300milioni. 

“Significherà attivare nuovi volani economici, dando ossigeno alle aziende locali e creando posti di lavoro, in linea con gli obiettivi di riqualificazione che stanno alla base del nostro programma”, ha detto stamane il sindaco durante la conferenza stampa, tenutasi a Palazzo Palagonia, sede della Direzione Generale del Comune,  nella quale il Pon Metro per Palermo è stato presentato.

Sono in tutto 34 gli interventi programmati da questo strumento di finanza pubblica allo scopo di tradursi negli incrementi sostanziali di qualità della vita, che sia l’area urbana che quella metropolitana di Palermo attendono da decenni. 

La mobilità sostenibile è un’annosa priorità strategica. L’intervento programmato dal Pon Metro Palermo punta perciò molto sul tram: “con un finanziamento di oltre 17milioni di euro acquisteremo quattro nuovi vagoni da mettere in servizio nelle linee tramviarie esistenti e in seguito da utilizzare su quelle in corso di realizzazione”, ha illustrato Lagalla riferendosi alla costruenda linea C, quella che salderà i due attuali anelli di tramvia che al momento funzionano come due sistemi di trasporto distinti e separati e il cui avvio dei lavori viene ufficiosamente annunciato per i primi mesi del 2025. 

“Grazie alla linea C verrà costituito un perimetro unitario che consentirà peraltro di ottimizzare i percorsi degli stessi autobus”. Altro filone strategico di investimenti, questo, che, specifica Lagalla, vale su fondi extra comunali destinati in particolare all’acquisto di bus elettrici”.

Gli investimenti nella transizione verde verranno da una parte indirizzati sia alla mitigazione del rischio idraulico sia al potenziamento degli impianti di illuminazione sia lungo le strade sia all’interno di ville e giardini storici. E dall’altra riguarderanno in particolare la modernizzazione del sistema di raccolta differenziata, attraverso la creazione di isole ecologiche. Nel loro complesso i lavori programmati in questi ambiti comporteranno un impegno di spesa superiore a 24 milioni di euro. 

Sul composito fronte della rigenerazione urbana, obiettivo puntato anzitutto sul Parco della Favorita e sul borgo marinaro di Mondello. Nel primo caso gli interventi che dovranno consentire una fruizione sostenibile del principale polmone verde di Palermo, ancora oggi sfruttato dai palermitani come asse viario di collegamento con l’area di Mondello, comporteranno una spesa di 10 milioni di euro. La riqualificazione di Mondello partirà invece dalla sua piazza dove sono previsti lavori per 3 milioni di euro. sempre nella macro area nord occidentale della città, 4 milioni di euro sono stati assegnati a interventi di rigenerazione urbana nella piazza di Tommaso Natale e nelle aree limitrofe. Questo filone di investimenti includerà anche il territorio della Città Metropolitana: “finanziamenti per 28 milioni di euro che diventano 40 con il cofinanziamento provinciale, destinati ai comuni dell’immediata cintura provinciale, cioè l’hinterland che guardano al capoluogo come riferimento essenziale e che a questo dovrà essere interconnesso”, ha spiegato il sindaco. In questo modo il piano strategico della città metropolitana è dunque prossimo a segnare un importante step d’ attuazione”. 

Ulteriore priorità del Pon Metro Palermo, quella dell’inclusione sociale. Da favorire attraverso la promozione dell’autonomia abitativa, il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare ai soggetti con disabilità e fragilità e, ancora, mediante la creazione di poli d’accoglienza diurni e notturni per soggetti in condizioni di povertà socio-sanitaria e di povertà estrema, nonché di strutture per l’accoglienza residenziale dei minori. Le risorse complessive stanziate per questi obiettivi ammontano a 62 milioni e mezzo di euro. 

Pon Metro Palermo

“La distribuzione di questi fondi su queste decine di interventi è il risultato di una fitta attività di programmazione, con più dossier contemporaneamente sul tavolo – ha detto il direttore generale del Comune di Palermo Eugenio Ceglia – Finalmente quest’anno possiamo fruire di fondi di bilancio in tempi brevi e non appena il consiglio comunale avrà adottato l’atto di variazione di bilancio, sarà possibile finanziare diversi interventi con fondi complementari rispetto a quelli che precedentemente identificati. 

La rigenerazione urbana della Costa Sud per esempio, troverà un’attuazione concreta in interventi come il finanziamento della riqualificazione del Porto della Bandita, al quale si connette  l’operazione del parco a mare dello Sperone, progetto (di Invitalia è stazione appaltante) messo a gara il 4 agosto e verrà coperto finanziariamente dallo Stato con 16 milioni di euro”.

Nel piatto della risorse, l’emergenza del verde pubblico, con gli attesi interventi sugli apparati radicolari degli alberi che deformano tratti di manto stradale e tanti marciapiedi in città, impiegherà 4 milioni e 900mila euro di risorse del Fas, mentre il risanamento degli edifici scolastici – riprende Ceglia – “si avvarrà anche dei fondi Gescal che erano fermi da molti anni”. 

Una programmazione poderosa, per la quale d’ora in avanti per l’amministrazione comunale di Palermo a più di due anni dal suo insediamento, comincia una fase estremamente decisiva: “adesso che abbiamo gli strumenti per cambiare gli scenari ai quali da troppo tempo i palermitani erano abituati, saremo davvero aperti al giudizio dei cittadini”- sostiene il presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo -. Una prova difficile per la quale dobbiamo farci trovare pronti”. Come diceva Eduardo De Filippo, del resto, gli esami non finiscono mai.