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Cronaca

Pedofili con tanto di guida digitale: arresti a Catania e in tutta Italia

di Alessandro Fragalà -





C’era anche una copia di un becero libro digitale, una guida per il pedofilo, intitolata con il termine spagnolo “guia”.  La Polizia di Stato ha effettuato nove arresti in flagranza nel corso di un’ampia operazione su tutto il territorio nazionale contro la pedopornografia online, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania.

L’indagine, condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania, ha portato all’individuazione di 26 persone in tutta Italia per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, che sono state sottoposte a perquisizioni personali e informatiche. Le investigazioni, coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, sono iniziate grazie a una complessa attività di analisi informatica su alcuni dispositivi elettronici sequestrati a un indagato arrestato mesi fa per le stesse accuse.

Su questi dispositivi, all’interno di una piattaforma di messaggistica, sono stati scoperti gruppi dediti allo scambio di immagini e video raccapriccianti, inclusi abusi su bambini piccolissimi. Meticolose e complesse indagini di natura estremamente tecnica hanno portato all’identificazione dei soggetti attivi nei gruppi, per i quali la Procura ha emesso provvedimenti di perquisizione personale e informatica.

Le perquisizioni sono state eseguite con la collaborazione dei vari Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale a Catania (1), Roma (3), Milano (3), Brescia (2), Varese (1), Bergamo (1), Catanzaro (1), Bari (2), Foggia (1), Torino (2), Cuneo (1), Genova (2), Imperia (1), Avellino (1), Livorno (1), Prato (1), Ravenna (1) e Ascoli Piceno (1). Gli arrestati risiedono nelle province di Catania (1), Roma (1), Milano (2), Firenze (1), Bergamo (1), Ravenna (1), Varese (1) e Imperia (1). Uno di loro, oltre a migliaia di file pedopornografici, come detto in apertura possedeva nel suo cloud una copia digitale del libro “Guia del pedofilo” (guida del pedofilo).

Il materiale rinvenuto e sequestrato durante le perquisizioni è attualmente al vaglio dei magistrati inquirenti e della Polizia Postale per ulteriori approfondimenti investigativi, utili anche all’identificazione delle piccole vittime. Per gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.