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Pedemontana Palermo, Anas avvia consultazione pubblica su tre possibili alternative

di Redazione -





Tre le ipotesi progettuali presentate da Anas per la “Pedemontana” di Palermo. La sezione stradale sarà di categoria A (Autostradale extraurbana). Le alternative prevedono una estensione tra 22 e 23 km e una , da tre a cinque svincoli da sei a otto viadotti, da quattro a sei gallerie.

Con la nuova infrastruttura i tempi di percorrenza per collegare le due autostrade A19 e A29, dai 45 minuti dello scenario di traffico di riferimento dell’attuale attraversamento di Viale della Regione Siciliana, si riducono a 13-14 minuti degli scenari di progetto, con un risparmio medio di circa 30 minuti.

La prima alternativa prevede un tracciato di 22,5 km con tre svincoli (due all’ingresso delle autostrade e uno in via Basile), sei viadotti e quattro gallerie naturali; la seconda proposta si snoda su 22,8 km con quattro svincoli (i due autostradali, via Basile e Boccadifalco), sei viadotti e cinque gallerie; la terza su 22,8 km con cinque svincoli (i due autostradali, via Basile, Monreale e Boccadifalco), otto viadotti e cinque gallerie.

Prosegue l’iter amministrativo per la realizzazione della “Pedemontana” di Palermo, la nuova tangenziale che collegherà l’autostrada A19 (Palermo-Catania) con l’A29 (Palermo-Trapani). Terminata la prima fase di progettazione, realizzata da Anas e finanziata dalla Regione con 7,4 milioni di euro provenienti dal Piano di sviluppo e coesione, oggi pomeriggio sarà avviato il dibattito pubblico sull’opera, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, del responsabile della struttura territoriale Anas in Sicilia, Raffaele Celia, e dei principali portatori d’interesse (stakeholder), cioè associazioni di categoria, sindacati, ambientalisti e rappresentanti del Comune di Palermo. Si tratta di un passaggio obbligatorio per le opere stradali superiori ai 15 chilometri e di importo superiore ai 500 milioni di euro. Anas ha realizzato tre ipotesi alternative, che tengono conto dell’orografia dei terreni e dell’urbanizzazione delle aree interessate. È possibile partecipare alla consultazione pubblica collegandosi al sito. 

La nuova arteria autostradale, una volta realizzata, consentirà di attraversare la città in meno di 15 minuti, con un risparmio di circa mezz’ora rispetto all’attuale tempo di percorrenza lungo viale Regione Siciliana. 

«Sono molto soddisfatto – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – oggi si chiude la prima fase della progettazione e si apre ufficialmente il dibattito pubblico su un’opera strategica per migliorare la viabilità di Palermo. La “Pedemontana”  collegherà le due province di Catania e Trapani senza dover attraversare la città e permetterà di raggiungere molto più velocemente infrastrutture fondamentali come l’aeroporto». 

«Andiamo avanti con decisione e celerità verso la realizzazione della nuova tangenziale di Palermo. Un’opera – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò – che rivoluzionerà la circolazione extraurbana e interprovinciale, consentendo di ridurre l’inquinamento atmosferico e di migliorare i collegamenti con l’aeroporto di Punta Raisi, l’area industriale di Termini Imerese e il nodo intermodale di Brancaccio. Abbiamo chiesto ad Anas di inserire nel progetto una variante per le gallerie di Sferracavallo e Isola delle Femmine, lungo l’autostrada Palermo-Trapani. Si tratta di un intervento prioritario per snellire ulteriormente il traffico lungo questa arteria. La presenza di queste gallerie, infatti, e il particolare tracciato autostradale all’altezza dello svincolo di Capaci, caratterizzato da una successione di curve, causano frequenti rallentamenti e lunghe code in entrata e in uscita da Palermo. Contiamo tra un anno di arrivare alla definizione del progetto definitivo della “Pedemontana”». 

«Ci aspettiamo un’ampia partecipazione – dice l’architetto Fernanda Faillace, responsabile Anas del dibattito pubblico -. La presenza dell’assessore Aricò testimonia il suo appoggio all’iniziativa oltre che al dibattito. Siamo molto contenti, perché è un lavoro congiunto Anas-Regione Siciliana che certamente darà degli ottimi frutti».