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Palermo, turismo: stucchevole polemica fra albergatori e Comune

Diatriba tra la presidente di Federalberghi Rosa Di Stefano e l'assessore al Turismo Alessandro Anello su sicurezza e dati

di Cesare Pluchino -





Il turismo è ormai argomento alla moda e se ne parla anche troppo, soprattutto c’è un proliferare di dichiarazioni, commenti e dati, non sempre certificati, che fanno trapelare solo smania di visibilità, senza apporti concreti per la materia.

Soprattutto, sorge spontanea una riflessione, o bilanci si fanno a fine stagione, con dati certificati e acquisiti, senza competenze creative. C’è da mettere un argine alle esternazioni continue di balneari e ristoratori che ad ogni incasso, e non sappiamo se è vero, vedono la crisi del settore.

Le polemiche sterili

A Palermo scoppia la polemica fra Comune e Federalberghi: l’assessore al Turismo Alessandro Anello, dopo l’allarme lanciato dalla Federazione che ha parlato di presenze in calo, tiene a dire: «Non è vero, il settore registra semmai numeri in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo dicono i principali operatori del comparto». La precisazione: «Fuorviante confrontare dati su periodi diversi».

«Le presenze turistiche a Palermo non sono in calo, il settore registra semmai numeri in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo dicono i principali operatori del comparto con in testa quelli del settore extralberghiero, che con oltre 5.380 strutture attive in città registrano presenze in aumento stimate intorno al 18% rispetto allo stesso periodo del 2024».

Le parole dell’assessore al Turismo

«Il dato del 10% di presenze turistiche in meno fornito da Federalberghi, che mi stupisce, riguarda le presenze negli hotel che sono soltanto una possibile scelta di soggiorno dei visitatori e, quindi, non può essere il termometro, o per lo meno l’unico, dello stato di salute complessivo del turismo in città».

«Sul tema della sicurezza va precisato che – come riferito dal ministro dell’Interno Piantedosi nel corso della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto Massimo Mariani al quale ha partecipato anche il sindaco Lagalla – nei primi mesi del 2025 i reati a Palermo e nell’area metropolitana sono calati del 13%, mentre sono aumentati in modo significativo i servizi di controllo del territorio».

Sicurezza

«Palermo, in sostanza, non è meno sicura delle altre grandi città turistiche italiane, gli episodi criminali recenti sono rimasti circoscritti e i responsabili tutti, o quasi, assicurati alla giustizia da parte delle forze dell’ordine. Le istituzioni a tutti i livelli, in sinergia con l’amministrazione comunale, stanno affrontando la situazione con grande determinazione».

Così conclude l’assessore Anello: «Sempre sul tema della sicurezza, una cosa sono i dati reali, un’altra cosa è la percezione. Alcuni episodi criminali purtroppo ci sono stati ma per proteggere il brand Palermo non bisogna enfatizzare i numeri. Palermo è diventata ormai una città d’arte di respiro internazionale e questo è patrimonio di tutti. L’auspicio è di lavorare tutti insieme per proteggere questo risultato, senza soffiare sul fuoco, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente lo sviluppo turistico della città verso un segmento di mercato sempre più alto spendente».

L’associazione degli albergatori ribatte

Fuorviante, per Federalberghi, confrontare dati su periodi diversi. L’associazione precisa che il dato diffuso da Federalberghi si riferisce esclusivamente al mese di agosto, fino a luglio, come già dichiarato, il settore ha registrato numeri in crescita rispetto al 2024. Il calo del 10% segnalato riguarda invece il periodo successivo al primo agosto, legato in larga parte a cancellazioni già confermate”.

La presidente di Federalberghi Palermo considera fuorviante confrontare dati su periodi diversi o trarre conclusioni generiche sull’andamento complessivo del settore e aggiunge: «La nostra rilevazione fotografa un fenomeno preciso e circoscritto, che tuttavia non va sottovalutato. Sul fronte sicurezza, inoltre, non possiamo liquidare comeepisodi isolatieventi che, al contrario, negli ultimi mesi si sono verificati con maggiore frequenza e intensità, colpendo direttamente i turisti. Le immagini del turista americano aggredito e ferito gravemente, con la testa spaccata, hanno fatto il giro del mondo, incidendo sull’immagine della città».

Le parole di Rosa Di Stefano

«Il turismo vive anche e soprattutto di reputazione, non basta dire che Palermo è una città d’arte e cultura, bisogna tutelare chi la visita e garantire un contesto urbano percepito come sicuro. Ignorare o minimizzare il problema significa rischiare di compromettere la fiducia dei viaggiatori e il lavoro di anni per consolidare il brand Palermo».

«Il nostro interesse è e resta pienamente in linea con la crescita di Palermo come destinazione turistica», conclude la presidente degli albergatori palermitani. «Non trascuriamo la fatica e l’impegno che ogni imprenditore mette nel creare un’azienda, assumersi rischi e scommettere su un territorio: è proprio per questo che riteniamo importante segnalare, con precisione e trasparenza, i dati reali e i periodi di riferimento, così da poter intervenire tempestivamente dove necessario».