Palermo, fumata nera tra sindacati e Amat: verso lo sciopero
Si è concluso negativamente ieri pomeriggio il secondo tentativo di conciliazione in Prefettura tra i sindacati di Amat e l’azienda. Adesso, conclusa la seconda procedura di raffreddamento, si potrà stabilire quando indire la quarta giornata di sciopero del servizio pubblico dei trasporti. All’incontro era presente la partecipata ma non il socio unico, il Comune di Palermo.
«Continuano a prenderci in giro», riferiscono Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Cobas trasporti, Orsa-trasporti – Il presidente dell’azienda ha pure lui rinnegato l’ipotesi d’accordo già sottoscritta il 4 giugno, definendola solo un’interlocuzione. Mentre, invece, ha continuato ad affermare che tutto è e deve essere collegato a una serie di adempimenti di cui non vi è traccia di fattibilità, considerato che comunque gli obblighi imposti dalla delibera di giunta comunale del giugno dell’anno scorso sono stati disattesi e pertanto non c’è né un nuovo contratto di servizio né un fantomatico piano industriale, che il presidente cita continuamente, per addivenire a qualsiasi accordo».
La riunione presso la Prefettura si è conclusa con un verbale negativo constatata la posizione non conciliante delle organizzazioni sindacali, che hanno contraddetto il presidente Mistretta, rivendicando «che egli stesso era al corrente dell’accordo ma che non lo ha difeso e non lo ha argomentato come dovuto, rappresentando al controllo analogo che era stato redatto secondo le indicazioni del sindaco di Palermo: cioè senza oneri aggiuntivi per l’amministrazione comunale».
Nei prossimi giorni Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti, Orsa Trasporti comunicheranno la quarta azione di sciopero dei lavoratori dell’Amat nel rispetto della 146/90, a tutela dei diritti dei lavoratori.