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Palermo bocciata ma ora via libera al grande restyling

di Redazione -





Il dato era pesante e gli esiti della ricerca un pugno alla bocca dello stomaco della Città e, si spera, anche di chi governa il capoluogo siciliano: gli abitanti di Palermo – tra quelli di 83 importanti città europee – sono i meno soddisfatti della qualità di vita nella loro città. Emerge da una relazione della Commissione europea secondo cui solo il 62% dei cittadini del capoluogo siciliano si dichiara soddisfatto, contro una media europea dell’87%.

Non soddisfano i servizi online, i trasporti pubblici e la mobilità urbana. E poi Palermo, per i Palermitani, diventa ultima in Europa per il lavoro e la pulizia della città. Insoddisfazione anche per la mancanza di impianti sportivi e l’inefficienza dell’amministrazione locale. Non correlata a questo ma sicuramente ‘legata’ temporalmente, arriva una risposta: un investimento da 62,7 milioni di euro e un cronoprogramma per restituire un nuovo volto a scuole, strade e piazze di tre quartieri periferici di Palermo, sottoscritto lunedì alla Regione, con il comune di Palermo.

Accordo di programma si chiama tecnicamente. A Palazzo d’Orleans lo hanno firmato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Ma cosa prevede? Come e in che modo cambierà il volto e dunque, la vivibilità nel capoluogo dell’Isola? Nel progetto ci sono opere di recupero e riqualificazione urbana di tre aree periferiche che sono termometro, appunto, della vivibilità in città: Zen, Borgo Nuovo e Sperone. Si interviene utilizzando i fondi ex Gescal, risorse ferme da oltre vent’anni, mai spese e che “finalmente – spiega il Governatore della Sicilia, Renato Schifani – verranno utilizzate per la riqualificazione di aree degradate di Palermo”.

Una importante dotazione finanziaria che se ben (e tutta) spesa servirà per il recupero dei tre quartieri. Opere che serviranno per una migliore vivibilità di quelle zone e nel contempo per creare occasioni di lavoro con cantieri che apriranno nei prossimi mesi. C’è un doppio rischio quando si progettano interventi così ‘maestosi’: perdita dei finanziamenti e opere incompiute. Elementi che vanno di pari passo. “Vigilerà la Regione”, promette (o minaccia, a secondo dei punti di vista) Renato Schifani.

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Possiamo operare su Borgo Nuovo, Zen e Sperone; come amministrazione comunale, vogliamo aggiungere ai 62,7 milioni di euro, un altro milione e mezzo per ciascuna di queste tre aree della città, per rifare strade e marciapiedi”. L’accordo approva la riprogrammazione delle opere previste nel Programma integrato di interventi (ambito San Filippo Neri) e nel Programma di recupero urbano (ambito Borgo Nuovo e Sperone). Conferma anche le varianti già previste al Piano regolatore generale vigente nel comune di Palermo.

La Regione interviene per 47,5 milioni di euro dai fondi ex Gescal per l’edilizia residenziale pubblica assegnati al comune di Palermo 23 anni fa e mai spesi. Il comune apposta 11,2 milioni (oltre ai 4,5 in aggiunta come annunciato dal sindaco) e si impegna a reperirne altri 4 per un parco verde attrezzato in via Di Vittorio. Tutti i lavori devono iniziare entro tre anni e a completarsi entro il 2028. 28,6 milioni per il quartiere Zen-San Filippo Neri; 28,2 milioni per lo Sperone; quasi 6 milioni per Borgo Nuovo. 15 le opere da realizzare: a San Filippo Neri la messa in sicurezza del plesso scolastico Sciascia di via Adamo Smith della scuola Sciascia di via De Gobbis, la realizzazione di una piazza davanti la chiesa San Filippo Neri, il recupero del Baglio Mercadante per frane un centro di quartiere, una nuova scuola materna in via Patti, murale digitale luminoso sul prospetto dell’insula 1E tra le vie Girardengo, Carnera, Coppi, e poi strade e marciapiedi.

Allo Sperone messa in sicurezza della materna di via Pecori Giraldi, della scuola Mattarella e del Randazzo; un parco verde attrezzato in via Di Vittorio, corpi di edilizia residenziale pubblica in via De Felice, strade e spazi pubblici e la manutenzione di strade e marciapiedi. Infine, a Borgo Nuovo, lavori di ammodernamento e messa in sicurezza alla scuola Maritain e di manutenzione di strade e marciapiedi. Già ultimati, infine, il progetto per la rotatoria di via Besta allo Ze, quello per sistemare le aree pubbliche nelle pertinenze residenziali di via Di Vittorio allo Sperone, i nuovi tratti stradali in piazza San Paolo, via Caltagirone, via Tindari e via Attinelli e il progetto per la costruzione dello svincolo di viale Michelangelo, a Borgo Nuovo.