Leggi:

Cronaca

Operazione antimafia a Barcellona Pozzo di Gotto: sette arresti per omicidi mafiosi

Le indagini dei carabinieri del Ros svelano l'agire criminale del clan. Anche casi di 'lupara bianca'

di massimilianoadelfio -




Nell’ambito di un’importante operazione contro la criminalità organizzata, i carabinieri del Reparto Operativo Speciale (ROS), con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Messina e del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone indagate per diversi omicidi aggravati dal metodo mafioso.

Indagini avviate nel gennaio 2023

L’azione giudiziaria è scaturita da indagini avviate nel gennaio 2023 dai carabinieri del ROS su delega della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). Le indagini, condotte su 10 episodi tra omicidi, lupare bianche, intimidazioni e tentativi di omicidio, si sono avvalse delle preziose dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Micale, appartenente al clan dei “Barcellonesi”. I carabinieri affermano che gli indagati avrebbero partecipato, con diversi ruoli, a 10 agguati perpetrati con le classiche metodologie mafiose, utilizzando armi da fuoco e colpendo le vittime di sorpresa. In totale, sono state uccise 13 persone, con un’età compresa tra 21 e 55 anni.

Casi di lupara bianca

Tra gli omicidi rientrano casi di lupara bianca, come quello di Giuseppe Italiano nel febbraio 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto, e l’omicidio di Giuseppe Porcino avvenuto nel marzo 1993, sempre nella stessa località. Altri tragici eventi includono gli omicidi di Sergio Raimondi, Giuseppe Martino, Giuseppe Geraci, Giuseppe Abbate e Fortunato Ficarra. Le indagini hanno anche rivelato che alcuni omicidi erano stati ordinati dai vertici del clan per punire giovani sospettati di aver commesso furti o spacciato droga senza autorizzazione. Tali comportamenti erano considerati un affronto e una sfida agli alti vertici della famiglia mafiosa Barcellonese.