Leggi:

Attualità

L’8 marzo “non è una festa”

di Francesca Gallo -





L’8 marzo, in cui si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della donna, offre l’occasione per approfondire in lungo ed in largo il ruolo della donna nella società moderna, attraverso momenti di riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche dell’universo femminile e su quello che ancora c’è da fare nella rivendicazione dei diritti delle donne.

Uno scenario più che mai difficile quello che descrive la condizione attuale delle donne, in molti casi costrette a scegliere tra famiglia e lavoro (con una donna su 5 che si dimette dopo la nascita del primo figlio), con un forte divario salariale di genere che continua a registrarsi e con tanti, troppi, casi di violenza contro le donne. Ogni giorno – secondo i dati della Polizia di Stato – 85 donne sono vittime di reato, tra maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale, spesso attuata per mano di chi dice di amarle.

L’8 marzo parlare semplicemente di festa appare, pertanto, riduttivo e inopportuno. Non a caso “Zero Molestie Sinalp” di Ragusa sceglie di essere parte attiva della Giornata Internazionale della donna con un momento di confronto, intitolato “Non è una festa”. Palcoscenico dell’iniziativa l’Auditorium Centro Studi Feliciano Rossitto, occasione per parlare di libertà, dignità, uguaglianza di genere e di qualsiasi forma di discriminazione e violenza perpetrata su donne, bambine e ragazze, con particolare riferimento all’attività svolta dagli sportelli Zero Molestie Sinalp, la rete antiviolenza che costituisce ad oggi un punto di riferimento essenziale nell’assistenza per il contrasto alla violenza di genere.

Fortemente voluta dal segretario generale regionale Sinalp, Andrea Monteleone, la rete Zeromolestie oggi ci vede impegnati in prima linea nella difesa e tutela della donna nel territorio siciliano – a dichiararlo la coordinatrice regionale Natascia Pisana.

Il progetto Zeromolestie Sinalp nasce nel 2018 per offrire assistenza alle donne nel mondo del lavoro e per occuparsi dell’inserimento della donna nei luoghi sociali e in quelli del vivere  quotidiano.

Il 10 marzo del 2022 la firma del protocollo d’intesa con la Regione Siciliana, assieme a 39 associazioni operanti sul territorio, di cui 27 nel ragusano, le altre tra Palermo, Messina, Trapani e Marsala.

Una rete che continua ad espandersi in tutta la regione ed oltre e che oggi raggiunge 28 Comuni siciliani, raggruppando 102 associazioni e 22 Centri Antiviolenza.

L’apertura di ogni portello rappresenta un presidio di legalità a difesa di un territorio già di per se abbastanza difficile. Un territorio dove solo trovare un posto di lavoro è già un’impresa, assai più difficile mantenerlo, con dipendenti spesso sottopagati e violentati psicologicamente dal ricatto di un licenziamento dinanzi ad un’eventuale richiesta del rispetto del contratto e dei basilari diritti civili.

ZeroMolestie Sinalp è un progetto strutturato per far da primo filtro al grido di chi ha di bisogno di assistenza. Entra in azione con la denuncia da parte di donne bisognose di aiuto, a cui viene garantito il supporto di un ufficio legale e di un’equipe  multidisciplinare, composta da psicologhe, operatori centri antiviolenza, psicoterapeute, sociologhe, assistenti sociali e abbracciata da tanti professionisti della legge, di cui 32 penalisti della Regione Siciliana e altrettante avvocate civiliste del lavoro.

Nel corso della conferenza al Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra lo sportello Zero Molestie Sinalp e Meter con  Don Fortunato Di Noto, contro la pedopornografia e tutti i pericoli sul web che riguardano donne e adolescenti e i bambini

Un prossimo incontro su Palermo, l’11 marzo, vedrà l’intervento del pedagogista e criminologo Duilio Loi, nonché CTU del Tribunale di Pavia e della Lombardia che si occuperà di bullismo e di ciberbullismo e di violenza nelle carceri, con la presentazione del suo romanzo “Inchiostro su pelle”. E’ la storia di tre adolescenti con un passato familiare e personale difficile, che in ragione di alcuni reati commessi, condividono un percorso di recupero in una comunità educativa.

Attraverso la rete di servizi che si è creata Zeromolestie Sinalp si occupa di parità di genere e assicura una maggiore attenzione alle dinamiche di violenza che, purtoppo, ancora colpiscono le donne, sia nell’ambiente familiare sia in quello del lavoro. Il nostro impegno nel contrasto alla violenza è massimo – dichiara la coordinatrice Natascia Pisana – e con le sinergie istituzionali giuste puntiamo a raggiungere quella sensibilità sociale e culturale necessaria a difendere il diritto alla parità di genere dovuto a tutte le donne.

La nostra mission – conclude la Pisana – è quella di essere “persone per le persone”, senza colore politico, senza colore della pelle. Difendere la vera identità della persona che, purtroppo, viene messa in discussione allorquando non sussistono le possibilità di avere le conoscenze giuste, e offrire aiuto a tutti, soprattutto, agli ultimi, i dimenticati, per i quali non c’è mai stato un vero aiuto

L’auspicio di Zeromolestie Sinalp è che non solo l’8 marzo o il 25 novembre si torni a parlare di violenza di genere, un fenomeno ancora molto diffuso e che come tale necessita di essere supportato da un’attività di sensibilizzazione costante ed assidua, proiettata ad assicurare alle persone quel sostegno necessario che si traduce in un vivere dignitoso e civile, e, soprattutto, a garantire alla donna, la piena libertà. Libertà economica, libertà di scegliere, libertà di non commettere errori e di non accontentarsi di amori “tossici” o di relazioni che spesso non portano da nessuna parte.