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Economia

Imprese e credito, così la Sicilia vince la sfida dello sviluppo

di Salvatore Cannata -





Venticinque anni. Tanti ne sono passati da un giorno di inizio aprile del 1998. Quando tutto è cominciato nella sobria stanza di uno studio notarile, con nove firme in calce al battesimo di Confeserfidi. E da quel giorno, tanti passi in avanti, continui e costanti, in un incedere sistematico anche negli anni difficili della pandemia. 

Oggi, ci sono quasi 12.000 soci in quello che è il confidi siciliano più forte, nell’anno del suo quarto di secolo.
“C’è cifra imprenditoriale e umana di una struttura certificata come il confidi più solvibile d’Italia, radicata nella sua connotazione territoriale in Sicilia e nel suo lembo del SudEst ma ampliata nelle ramificazioni e sedi in tutta Italia: dalla Puglia alla Campania, dalla Lombardia alla Toscana dove i nostri uffici sono nel prestigioso Palazzo Pontello, nel cuore di Firenze”, dice il suo AD, Bartolo Mililli, fondatore dell’impresa finanziaria. “Sedi e riferimenti professionali in molte regioni d’Italia e partnership nazionali ed internazionali, con una sequela di rapporti efficaci e utili, con imprese, associazioni datoriali, banche, istituti di credito di nuova generazione, fintech e i migliori studi professionali e di settore del Paese”, afferma ancora Mililli. Cinque lustri fatti di politiche concrete del credito con una mission aggiornata nei suoi contenuti ma costante nell’intendimento primordiale: il sostegno delle imprese.

Che si esplica attraverso finanziamenti veloci, fideiussioni, attestazioni di capacità finanziarie per i bandi pubblici. “Mission in continuo aggiornamento – aggiunge Mililli – per un confidi che continua a ricevere attestati che danno il senso compiuto della sua affermazione nel Paese. Il rating di legalità ‘due stelle ++’ certificato, la convenzione di garanzia firmata con una delle fintech principali del Paese, Aidexa, il rapporto sempre più saldo e interattivo con il confidi spagnolo Iberaval che dimostra la reputazione internazionale di Confeserfidi, il protocollo firmato con Crescitalia condividendone l’obiettivo comune di favorire un accesso al credito rapido ed efficace per le nostre imprese, la convenzione con Confartigianato Sicilia, sono solo alcuni degli esempi dell’espansione di Confeserfidi, della credibilità della sua azione e dell’utilità a beneficio della piccola e media imprenditoria italiana”, spiega Mililli. 
Tutto questo, scontornando performance finanziarie che confermano Confeserfidi fra i player più innovativi nel credito nazionale, attraverso un patrimonio che ha sfondato il muro dei 25 milioni di euro, confermandolo nei posti apicali tra le società vigilate da Banca d’Italia.

 
Innovazione dei servizi, preparazione delle risorse umane, restano la garanzia del consorzio che per finanziamenti erogati, si conferma leader in finanziamenti garantiti, fideiussioni concesse e credito diretto e nell’intermediazione dei crediti fiscali. Dematerializzare i processi che permettono di abbattere i tempi di concessione del credito, è stato l’obiettivo primo di Confeserfidi e i risultati incontrovertibili raggiunti, dicono che esso è stato ottenuto e confermato. “Quel che continua ad essere tratto distintivo di Confserfidi sono dinamismo, rinnovamento e visione nell’anticipare le necessità del mercato. Che chiede veloce liquidità verso clienti, facilità di accesso ai bandi e alle opportunità comunitarie e non solo, servizi di costante aggiornamento sulle nuove opportunità di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto, passaggi ottenibili e corroborati dai professionisti seri e prepararti e da agenti finanziari, società di mediazione creditizia, associazioni di categoria e confidi minori che sono inseriti e sinergici nel sistema Confeserfidi”, spiega Bartolo Mililli. Tutto questo sotto la vigilanza di Banca d’Italia che continua a certificare l’eccellenza di Confeserfidi, la sua solidità e la perfetta e costante esecuzione della sua mission.