Il presidente Schifani: “I miei risultati la mia forza, non mi faccio ricattare”
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, respinge con decisione l’idea di essere politicamente logorato dalle tensioni interne all’Assemblea e ribadisce che la sua “forza” deriva dai risultati concreti ottenuti dal governo regionale.
Schifani: risultati tangibili e forza politica
In un’intervista al quotidiano La Sicilia, il governatore commenta la recente approvazione della manovra finanziaria segnata dal voto dei franchi tiratori: “Ho analizzato i numeri – spiega – e non sono certo casuali. Dietro c’è una regia, forse per colpire il presunto asse Sammartino-Cuffaro o per spingere a cambiare gli assessori tecnici. Peccato che dietro l’anonimato si ricorra a metodi non compatibili con l’etica politica”.
Critiche interne e reazione del Schifani governo Sicilia
Schifani rifiuta l’idea di un “governo in ostaggio” e attacca il “metodo becero e inaccettabile” di chi, anziché esprimere critiche apertamente, lancia segnali sotterranei. Annuncia, per la ripresa dei lavori dopo l’estate, una proposta di riforma per abolire il voto segreto all’Ars, tranne nei casi di garanzia previsti da Camera e Senato.
Trasparenza, alleati politici e unità del governo Sicilia secondo Schifani
Sul fronte politico, interviene anche sullo scontro tra Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, definendolo “personale” ma auspicando che si ricomponga, ricordando che entrambi restano alleati strategici. Respinge poi l’accusa di privilegiare alcuni interlocutori rispetto ad altri nella maggioranza: “Nessun asse privilegiato, tutti hanno pari dignità”.
Infine, sul ritorno di Luca Sammartino in giunta, Schifani conferma che riavrà la delega ai rapporti con il parlamento e che la carica di vicepresidente resterà vacante in attesa del suo rientro: “Quando c’era lui, il fenomeno dei franchi tiratori era minimo. Lo aspetto da un giorno all’altro”.