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Giunta, Schifani deluso da tre assessori: entro luglio il rimpasto

di Dario Di Gesù -





Governatore Sicilia deluso dall’operato degli assessori all’Ambiente (Elena Pagana), ai Rifiuti (Roberto Di Mauro), alla Formazione (Mimmo Turano).  

Rimpasto entro luglio. Al posto dell’assessore Marco Falcone, eletto eurodeputato, non tornerà Gaetano Armao. Per l’assessorato all’Agricoltura, Schifani attende la decisione del Tribunale del Riesame sul ricorso di Luca Sammartino contro l’interdizione dai pubblici uffici. Edy Tamayo resterà alle Attività produttive. Dc e l’Mpa manterranno all’interno del governo della Sicilia gli attuali spazi determinati dall’esito delle elezioni regionali del 2022. “Serve un cambio di passo e lo chiederò a tutti gli assessori”, conclude Schifani.

In una intervista al Giornale di Sicilia il presidente della regione siciliana Renato Schifani afferma la sua delusione. E cita quanto accaduto a Lentini. “Quello che è successo con la discarica e l’impianto Tmb di Lentini è davvero increscioso. E mi è piovuto sul tavolo senza che nessuno mi avesse mai preventivamente informato”, una vicenda che “mi ha amareggiato per la totale assenza di coesione nell’azione di governo. L’assessorato all’Ambiente e quello ai Rifiuti hanno agito senza coordinarsi costruttivamente fra loro e soprattutto senza avvisarmi delle conseguenze che potevano nascere dalle loro azioni. Ho dovuto impegnare tutto il mio staff, e per questo ringrazio, uno per tutti, il capo di gabinetto Totò Sammartano, per risolvere il problema. Ma questa situazione mi fa pensare che serve un cambio di passo e lo chiederò” dopo il rimpasto “a tutti gli assessori”, ha detto nell’intervista.

“Tra loro serve maggiore coesione e coordinamento con la presidenza, soprattutto quando dalle loro azioni possono dipendere tensioni sociali. Chi non si atterrà a questo metodo si metterà fuori dalla giunta da solo“. 

Al di là delle valutazioni politiche, prosegue il governatore, “a febbraio, quando scadranno i contratti, non intendo rinnovare molti dei vertici della burocrazia dando spazio a nuove e volenterose generazioni di dirigenti”.

Sulla siccità il Governatore: “Non posso non segnalare che ho trovato una Regione dove da più di 20 anni nessuno si occupa della manutenzione delle dighe e del loro completamento. Senza considerare le reti idriche fatiscenti e indecorose che di fronte a una siccità come quella che stiamo vivendo hanno amplificato il problema. Posso assicurare che stiamo facendo di tutto per aiutare il comparto agricolo e quello zootecnico. E per evitare che il turismo venga penalizzato da appelli a cancellare le vacanze in Sicilia provenienti da altre parti del mondo. In più abbiamo ottenuto i fondi per attivare cento nuovi pozzi. E saremo pronti con le autobotti. Inoltre abbiamo stanziato 90 milioni per riattivare i tre dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani, abbandonati da 14 anni in modo ingiustificabile. Se se fossero in funzione, oggi la situazione sarebbe diversa”.

Infine, sul rimpasto in Giunta: “Lo farò entro luglio, spero prima. E dovrò partire dalla sostituzione dell’assessore all’Economia, Marco Falcone, eletto a Bruxelles, che ringrazio per l’impegno profuso in questi due anni. Sono convinto che farà anche al Parlamento europeo un ottimo lavoro nell’interesse della Sicilia”. 

“La mia scelta sarà libera e autonoma – sottolinea -. E non potrà che ricadere su una figura di comprovata esperienza nel settore economico e conoscitrice dei conti della Regione”.

Lombardo (Mpa), ex presidente della Regione siciliana, si dice meravigliato dalle critiche di Schifani all’assessore Di Mauro. “Mi meraviglia la critica che il presidente della Regione rivolgerebbe all’assessore Roberto Di Mauro. In verità fino ad oggi gli ho sentito rivolgere nei confronti dell’assessore all’Energia solamente apprezzamenti per ‘il buon senso, la fattività, la saggezza, l’impegno instancabile’. Sono certo che è questo il suo sentimento”. 

Salvo Pogliese e Giampiero Cannella, coordinatori regionali di Fratelli d’Italia: “Siamo assolutamente convinti del buon operato dell’assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana che sempre con grande impegno, professionalità  e rigore ha affrontato il mandato conferitole dal presidente Schifani. La Sicilia, con la gestione dei rifiuti, attraversa emergenze ataviche e radicate e occorre trovare la giusta sintesi tra burocrazia e politica affinché non siano i siciliani a scontare la cronica mancanza di impiantistica”. 

Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Ars: ”Schifani è deluso solo da tre assessori? Non cerchi scuse, parli chiaramente di fallimento dell’interno governo regionale che lui stesso ha nominato. È evidente che Schifani sta preparando il terreno per quel rimpasto che paralizza il suo governo da mesi, a partire dall’assessorato all’Agricoltura in un momento tragico come mai prima d’ora per questo settore. Devo però dare atto a Schifani di aver detto la verità in merito al pasticcio della discarica di Lentini, occorso per colpa dei suoi assessori che, evidentemente, non si parlano tra loro e non lo aggiornano sulle questioni più importanti. E anche sulla siccità le colpe del suo esecutivo sono evidenti. I precedenti governi, quello di Musumeci compreso, come Schifani stesso riconosce, non hanno fatto nulla per le reti idriche fatiscenti. Ma il governo attuale, oltre che a mettere pezze e ad annunciare che attiverà qualche pozzo, cosa sta facendo di concreto? Per l’eterna emergenza rifiuti perché si è perso un anno e mezzo, salvo adesso affidarsi ai pericolosissimi inceneritori che non saranno pronti prima di qualche anno? I Comuni non possono reggere questa situazione per così tanto tempo. Bisogna smetterla con gli emendamenti dell’ultimo minuto che sprecano decine di milioni di euro per mettere pezze che sono spesso peggio del buco – conclude Antonio De Luca – occorre un serio confronto parlamentare e riforme strutturali di cui, mi duole dirlo, questo governo non sembra voler sentire parlare”.