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Ambiente

Taormina. Giro di vite sull’Isola Bella: multe e sanzioni

di Alessandro Fragalà -





Le bellezze naturali della Sicilia vanno protette e salvaguardate, anche dai turisti e dagli operatori turistici. Mossa magari impopolare, ma necessaria.

L’operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Messina e la Compagnia Carabinieri di Taormina è stata finalizzata proprio alla tutela del demanio marittimo, dell’ambiente e alla salvaguardia della vita umana in mare, con un’azione mirata alla prevenzione e al contrasto di reati comuni. Il personale dei Carabinieri e della Guardia Costiera hanno operato all’interno della Riserva Naturale Orientata dell’Isola Bella, frequentata da numerosi turisti e bagnanti che visitano le spiagge, le acque prospicienti e le bellezze naturali e paesaggistiche circostanti. I militari intervenuti hanno effettuato accertamenti sull’utilizzo abusivo di aree demaniali marittime, occupate senza alcun titolo con ombrelloni e cartelloni per servizi escursionistici. Sono stati eseguiti anche controlli sui servizi di assistenza ai bagnanti e sulle dotazioni di sicurezza degli stabilimenti balneari.

Contemporaneamente, le motovedette della Guardia Costiera hanno controllato certificazioni e dotazioni di bordo per la sicurezza della navigazione. Al termine dell’operazione, sono state denunciate due persone per occupazione abusiva del demanio dello stato e per ricettazione di reperti archeologici e fossili marini. Sono stati inoltre elevati tre verbali amministrativi per mancanza di dotazioni di sicurezza in uno stabilimento balneare e per aver superato il numero massimo di passeggeri a bordo di unità da noleggio. In totale, sono state inflitte sanzioni per circa 2000 euro e sono stati effettuati due sequestri penali dei materiali costituenti corpi di reato, sia per l’occupazione abusiva sia per il traffico di reperti archeologici. In particolare, i Carabinieri della Compagnia di Taormina, con il supporto della Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa, hanno eseguito attività di censimento, messa in sicurezza e recupero dei reperti rinvenuti, ubicati in una teca di vetro all’interno di un’azienda operante nelle immediate vicinanze dell’isola.