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Forza Italia a Palermo. Gli azzurri siciliani vogliono visibilità nazionale nel partito

I voti alle scorse Politiche e la forza elettorale e di tesserati nell'Isola, autorizzano alla richiesta. Lo ha detto anche Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera

di Salvatore Cannata -





Lo stato maggiore di Forza Italia, si è trovato quasi compatto nella tappe delle tappe congressuali in Sicilia. A palermo, presente il presidente della Regione, Renato Schifani, l’atto che sancisce il re-inizio azzurro nell’Isola. Quella Sicilia che tante soddisfazioni elettorali ha dato al leader Silvio Berlusconi e che adesso chiede più spazio nei ruoli apicali di Forza Italia (“ma non per me“, si affretta a dire il Governatore. “Basterebbe solo guardare i numeri” suggerisce Giorgio Mulè, che di Forza Italia a Montecitorio, è il punto di riferimento: 12 mila tesserati nell’isola su un totale di oltre 100 mila spalmati nel resto del Paese. Non solo: “a livello elettorale – dice il vicepresidente della Camera – ha confermato alle Politiche ’22 di essere la prima regione per preferenze e per consenso”. E allora “al congresso nazionale, che si terrà a fine febbraio, è fondamentale che la Sicilia trovi una collocazione che valorizzi la militanza dei siciliani con ruoli che siano apicali, e quando dico apicali penso alla segreteria nazionale”, aggiunge Mulè. La Sicilia ‘azzurra’ ha diritto e vuole essere all’interno di importantissimi ruoli nazionali di Forza Italia. Tra cinque mesi si gioca una partita importante, quella delle Europee.Nessuna apertura alla DC di Totò Cuffaro che, come dichiarazto dallo stesso Cuffaro a L’Identità, correrà da sola mentre Renato Schifani fa sapere che ha interloquito con lui ma anche con Raffaele Lombardo sulla questione. Senza avere risultati. Alle Europee, ci sarà, nella circoscrizione Sicilia-Sardegna, il suo assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, 21mila preferenze alle ultime Regionali, primo in Sicilia.