Leggi:

Attualità

Presenza di genere nelle giunte comunali, l’appello: “40% in Sicilia come in Italia”

di Francesca Gallo -





Donne in giunta. “Anche la Sicilia, come avviene ovunque oltre lo Stretto, ha diritto a una norma che valorizzi davvero la presenza di genere nelle giunte comunali, con un minimo fissato, almeno, al 40 per cento”.

Sono le parole contenute nell’appello bipartisan sottoscritto da 20 donne, rappresentanti istituzionali a diversi livelli, di partiti sia del centro destra sia del centro sinistra, per dire no alla norma che prevede, nelle Giunte comunali della Sicilia la quota del 20% della presenza di genere, dimezzata rispetto a quella del 40% prevista a livello nazionale. 

Un testo che ha generato non poche discussioni per il previsto incremento di un assessore in ogni Giunta e l’introduzione della figura del consigliere supplente, alimentando, negli ultimi giorni, una vera e propria battaglia bipartisan delle parlamentari siciliane. 

A sottoscrivere l’appello sono 20 donne, tra deputate regionali e consigliere comunali di diverse forze politiche nazionali e civiche, che invitano ad aderire, in maniera massiccia, alla giornata di mobilitazione indetta per il 15 di ottobre, per quella che definiscono “una battaglia di civiltà che riguarda tutti e tutte”.

Tra le promotrici dell’iniziativa per garantire un’adeguata presenza delle donne in giunta comunale, la parlamentare di Forza Italia Margherita La Rocca Ruvolo. 

“Stiamo portando avanti una battaglia per adeguarsi ad una norma che dovrebbe essere scontata – dichiara la parlamentare, nonché Sindaco di Montevago – . Ancora in Sicilia si ragiona sulle percentuali che definiscono la parità di genere. E’ un’assurdità – dice – bisogna recepire la norma nazionale del 40% e se per farlo occorre un’azione unitaria, siamo pronte a far battaglia” – conclude la Ruvolo.

L’appuntamento è fissato per il 15 di ottobre, alle ore 12.00, davanti al Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, chiamata quel giorno a discutere della proposta di legge sugli Enti locali.

Una discussione, in vista della quale le donne firmatarie dell’appello chiedono che le votazioni in Aula siano palesi e nominali, affinché “ciascuno mostri chiaramente la propria scelta senza nascondersi dietro il voto segreto.”

La manifestazione del prossimo 15 ottobre, a poche ore prima che l’Assemblea Regionale Siciliana inizi l’esame del disegno di legge in questione – riporta il testo del documento – vuole essere l’occasione per ricordare al Parlamento Siciliano che siamo anche noi Italia, anche noi Europa.

Le firmatarie dell’appello, oltre all’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, sono: Concetta Amella, Tiziana Arena, Giulia Argiroffi, Martina Ardizzone, Marianna Caronia, Stefania Campo, Valentina Chinnici, Cristina Ciminnisi, Mariangela Di Gangi, Bernardette Grasso, Luisa Lantieri, José Marano, Rosellina Marchetta, Catia Meli, Giulia Passalacqua, Marzia Patti, Teresa Piccione, Roberta Schillaci ed Ersilia Saverino.

L’invito ad incontrarsi davanti a Palazzo dei Normanni è rivolto a tutta la società civile siciliana, per non lasciare nulla di intentato, perchè – dicono – la quota del 20% della rappresentanza di genere nei Comuni siciliani rappresenta una gravissima offesa alla dignità e alla professionalità delle donne e una pericolosa marcia indietro sul terreno dell’emancipazione femminile che vanno impedite ad ogni costo.

Intanto, rilanciano l’appello per estenderlo a quanti vorranno condividerlo e sostenerlo.

(Nella foto, la parlamentare di Forza Italia Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago, nell’Agrigentino)