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Cronaca

Devasta un panificio a colpi di spranga dopo un litigio

di Redazione -





Ci sono modi e modi per chiedere scusa. Certe volte gentili, certe volte meno sentiti, alcune volte assolutamente ipocriti.
Ma, alla fine, vere o presunte che siano, sempre di scuse si tratta.
A Valverde, comune dell’hinterland catanese, c’è stata una persona che ha trovato un modo assolutamente pittoresco e decisamente sui generis, per chiedere scusa. Dato che il diverbio lo aveva avuto con il titolare di un panificio, lui, un uomo con precedenti penali alle spalle, proprio nel tentativo di porgere delle scuse, ha deciso di devastare l’attività commerciale a colpi di spranga.
È successo in pieno pomeriggio sabato scorso, quando all’interno del panificio erano presenti diversi ragazzini che facevano merenda e anche delle donne, tra cui la cassiera dell’attività. E pensare che invece delle scuse, il titolare si troverà a dover sistemare un danno dal valore di circa 20 mila euro.
Della serie: oltre al danno la beffa o viceversa, in questo caso, dopo la beffa il danno.
E solo, si fa per dire, perché pretendeva delle scuse dopo un pesante, ma verbale, diverbio per questioni relative al parcheggio avvenuto nella mattina dello stesso giorno dell’atto vandalico. Vandalico e pericoloso proprio perché, come detto, all’interno del panificio intorno alle 16.30 erano presente diversi ragazzini, li per acquistare della tavola calda, giovani tornati a casa piuttosto spaventati da quello che hanno visto.
Ma come si è arrivati a tale rabbia?
Prova a spiegarlo il titolare del panificio che, adesso, si ritrova a fronteggiare una crisi assolutamente inaspettata.
“Abbiamo avuto dei diverbi tra di noi – spiega il titolare del panificio devastato – problemi che comunque erano rimasti inizialmente nell’ambito delle discussioni verbali, degli insulti. Poi però la questione era degenerata e al culmine della discussione mi aveva messo le mani addosso e mi aveva minacciato.
Sembrava tutto finito, ma nel pomeriggio, non so se aizzato da qualcuno, si è presentato in orario di apertura perché io pretendevo delle scuse e, invece, ha devastato il panificio davanti a bambini e a diverse donne”.
È un racconto difficile, quello del titolare del panificio che, adesso, si ritrova un’attività totalmente in ginocchio. “L’unica cosa che posso fare – continua a raccontarci – è cercare un avvocato per chiedere i danni e cercare di avere giustizia. Se riesco riparto da solo, ma non è facile.
Ho aperto da soli due anni e sono ancora preso dalle spese dell’investimento iniziale. Sono in ginocchio perché ho investito tutto nell’avvio dell’attività e adesso devo praticamente ripartire da zero”.