Il Presidente della Regione Schifani esulta per la crescita dell’economia siciliana certificata da UnionCamere
Lo svela un post del Presidente Schifani: “Ancora una volta un soggetto terzo rispetto alla Regione Siciliana, Unioncamere, certifica i robusti segnali di crescita economica e sviluppo in Sicilia, con il saldo delle imprese positivo e superiore alla media nazionale”.
Sono dati di una analisi di Movimprese diffusi da UnionCamere, non sarebbe solo il PIL a crescere ma anche il saldo delle nuove imprese: secondo i dati del sistema delle Camere di Commercio, nel terzo trimestre del 2025, al Registro delle imprese delle Camere di Commercio in Sicilia si sono iscritte 5.211 nuove aziende e se ne sono cancellate 3.101. Si registra, dunque, un saldo attivo, una crescita di 2.110 attività.
Numeri in crescita in tutta la Sicilia
Il tasso di crescita regionale è del +0,45%, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2024 (+0,21%) e ben oltre la media italiana dello 0,29%.
La crescita più evidente in Sicilia è quella del settore artigiano con 878 nuove iscrizioni e 699 cessazioni nel trimestre estivo, con un conseguente saldo attivo di 179 imprese e un tasso di crescita dello 0,25%.
La migliore performance quella della provincia di Ragusa, che spicca non solo a livello siciliano ma anche nazionale: 427 nuove attività e 191 cessazioni, con un saldo attivo, nel territorio ibleo di 236 imprese con un tasso di crescita record che si attesta allo 0,67%, il più alto d’Italia.
Anche la vicina provincia di Siracusa è al terzo posto in Italia, seconda la provincia di Roma.
Sicilia protagonista nel panorama nazionale
Ma è tutta l’isola a mostrare dati positivi,
Palermo è quinta dopo Milano con una crescita dello 0,52% grazie a 539 attività aperte. Seguono Agrigento Caltanissetta e Trapani. Catania undicesima seguita, Messina ventunesima in Italia.
Il dato di Ragusa è stato sottolineato da Schifani: “Ottimo il dato di Ragusa, che supera Roma e Milano e si colloca prima nella classifica delle nuove imprese”.
Nel panorama italiano si segnalano le crescite nelle attività finanziarie e assicurative (+1,56%), nella fornitura di energia elettrica e gas (+1,43%) e nell’istruzione (+1,06%).
Il bilancio complessivo parla di 61.257 nuove imprese e 44.337 cessazioni, per un saldo di 16.920 attività e un tasso di crescita dello 0,29%. Crescita dappertutto, il comparto delle costruzioni del settore artigianato conferma trainante a livello nazionale.
Il Centro Italia segna la crescita più alta (+0,35%), la Lombardia resta la prima per numero assoluto di imprese (+3.330).
Sicilia, quindi protagonista in Italia con la provincia di Ragusa, già ai vertici in diverse classifiche nazionali, che si conferma ad alta vocazione imprenditoriale.
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