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Ambiente

Commissione ecomafie, Morrone a Bellolampo: “Palermo non merita questa gestione della raccolta differenziata”

di Dario Di Gesù -





Commissione Ecomafie, “Filone Sicilia”. Ieri sopralluogo alla discarica di Bellolampo, oggi sarà a Mazzarrà Sant’Andrea la delegazione della “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari“, presieduta dal deputato Jacopo Morrone

«Ci sono tante cose da mettere a posto anche perché da diversi anni ci sono incendi periodici, senza contare il non funzionamento del Tmb. Palermo non merita questo tipo di gestione della raccolta differenziata e urge un miglioramento: la differenziata è al 15,2 per cento, tra le peggiori delle grandi città. Sul sistema rifiuti in Sicilia c’è un filone di inchiesta aperto, dobbiamo verificare se e come si passerà dalle parole ai fatti. Collaboreremo con la Procura di Palermo, se ci sono elementi li sottoporremo in maniera collaborativa alla Procura. Ci sono tante cose che vanno sistemate e messe a posto». Lo ha detto il presidente della Commissione Ecomafie Jacopo Morrone in Prefettura a Palermo al termine delle audizioni di magistrati e autorità. «Purtroppo non si può fare a meno di Bellolampo – dice – altrimenti si rischia di bloccare lo smistamento dei rifiuti. In questo momento non ci sono alternative. E noi terremo d’occhio i costi sulla gestione dei rifiuti».

La delegazione della Commissione Ecomafie ha visitato ieri mattina il Polo impiantistico di Bellolampo (Pa), interessato negli ultimi anni da diversi incendi di cui l’ultimo il 17 giugno scorso lungo la scarpata della VII vasca. Due giorni fa un grave tentativo di sabotaggio: sono stati manomessi e presi a colpi di martello alcuni macchinari per la triturazione e la separazione dei rifiuti.

La delegazione, di cui fanno parte oltre al presidente Jacopo Morrone, il senatore Pietro Lorefice e gli onorevoli Francesco Emilio Borrelli, Eliana Longi e Maria Stefania Marino, ha potuto visionare la quarta e la quinta vasca dell’impianto, ha effettuato uno specifico sopralluogo nei pressi della settima vasca (quella attualmente in uso) dove erano in corso operazioni di abbancamento e ha potuto osservare le vasche di deposito e i tritovagliatori mobili attualmente in uso. La visita si è conclusa con la sosta presso il tritovagliatore entrato in funzione a maggio dopo un’opera di ‘rewamping’ e attualmente fermo per problemi tecnici collegati alla sostituzione di schede bruciate. Ascoltata anche una relazione sulla prossima entrata in funzione di telecamere per il rilevamento di incendi.

Il deputato del M5S Pietro Lorefice afferma che rispetto “all’ultima volta che siamo venuti a Palermo, sicuramente c’è stato un miglioramento ma ancora ci sono criticità da risolvere: insieme al nucleo operativo ecologico dei carabinieri e ad Arpa Sicilia faremo una relazione, che sarà messa a disposizione della Rap e della Procura”.

«Come noto la Commissione nell’ambito della propria attività di inchiesta – spiega il presidente Morrone – ha previsto diversi ‘filoni’ tra cui uno dedicato ai problemi collegati alla gestione dei rifiuti in Sicilia. Dopo una prima missione a fine marzo 2024 con le visite alle discariche di Contrada Timpazzo a Gela e di contrada Coda Volpe al confine tra Catania e Lentini, con l’annesso sito di compostaggio, oggi abbiamo effettuato un interessante sopralluogo al Polo di Bellolampo a cui seguiranno le audizioni, in Prefettura a Palermo, del prefetto Massimo Mariani, del procuratore capo della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia, del procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Verzera, del presidente e del segretario generale Anci Sicilia Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano e del presidente di Legambiente Sicilia Tommaso Castronovo. 

La mattina di martedì 23 luglio visiteremo la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea (Messina) interessata da un incendio divampato nel pomeriggio del 25 giugno scorso. Nel ringraziare tutte le Autorità locali, Associazioni e Enti che ci stanno coadiuvando, anticipo che le nostre ‘missioni’ in Sicilia proseguiranno nei prossimi mesi in modo da avere una visione quanto mai precisa e veritiera della situazione».