Leggi:

Agrigento

Sciacca. Inaugurazione della rinnovata Casa del Volontariato, dove la solidarietà diventa pratica quotidiana

di Francesca Gallo -





Speciale momento di condivisione, a Sciacca, promosso dalla rete delle associazioni del territorio insieme al Comune, in occasione dell’inaugurazione della Casa del Volontariato.
La sede di Piazza Bevilacqua riapre dopo i lavori di riqualificazione a cura del Cesvop, che ha dato supporto economico per miglioramenti e manutenzione straordinaria.

La Casa del Volontariato di Sciacca, una tra le  prime avviate nel territorio della Sicilia occidentale, è divenuta in quasi un decennio di attività, punto di riferimento per il mondo dell’associazionismo locale. Sorge in un immobile confiscato alla mafia, in seguito ad un procedimento per usura, che il Comune di Sciacca, attingendo ad un finanziamento europeo di 177 mila euro, aveva potuto ristrutturare con interventi di manutenzione e di messa in sicurezza, adeguandolo, nel 2016, alla sua destinazione finale. 

Rappresenta uno spazio dedicato alla solidarietà e all’impegno civico e un luogo di confronto per diverse onlus impegnate nel sociale:  Cesvop, Covopro, Avulss, Agape, Associazione Crescere Insieme, Cinque S (Servizio Sociale di Sviluppo e Soccorso Siciliano), UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Cittadinanzattiva, A.N.T.A. (Associazione Nazionale per la Tutela degli Animali), Adra Italia e Agesci Gruppo Scout Sciacca 2.

È una struttura destinata ad accogliere la figura del garante della disabilità, l’esperto di problemi di immigrazione e dove operano anche lo sportello sanitario e lo sportello Cesvop, ente di sostegno e promozione al volontariato, diretto a livello territoriale, con riferimento alla Sicilia Occidentale, da Giuditta Petrillo.

“Inaugurare una Casa del Volontariato è sempre un momento di festa per il Cesvop – dichiara la presidente Petrillo – segna una tappa importante nel nostro percorso a supporto degli Enti del terzo settore. Nasciamo con l’obiettivo di fornire servizi alle associazioni di volontariato, qualificare gli operatori, fare formazione, garantire consulenza, logistica e animazione territoriale, quella che oggi viene chiamata “amministrazione condivisa”, ovvero, la co-programmazione con le amministrazioni comunali. Non eroghiamo contribuiti in denaro – aggiunge la Petrillo – ma sosteniamo le associazioni sin dal loro sorgere, con specifici servizi di prossimità rivolti alla promozione del volontariato”.

La gestione della Casa del Volontariato, affidata ad un gruppo di associazioni locali, è formalizzata attraverso un “Patto di collaborazione con il Comune di Sciacca. Un approccio innovativo nella gestione dei beni comuni, basato sulla partecipazione attiva e la responsabilità condivisa.

“La rinnovata Casa del Volontariato di Sciacca è il segno tangibile dell’impegno costante verso la solidarietà e l’associazionismo – dichiara Maricetta Venezia, componente del Comitato direttivo Cesvop e referente della provincia di Agrigento – valori fondamentali per il benessere della società. Rappresenta un nuovo traguardo per la comunità locale, frutto di un impegno collettivo e di una visione condivisa del bene comune. È qui, in questa Casa – aggiunge – che le associazioni di volontariato operanti sul territorio si sono conosciute e confrontate sulle iniziative da programmare in sinergia”.

La Casa del Volontariato si propone come hub centrale per le iniziative sociali della città, sarà la sede del “Tavolo di co-progettazione per le politiche sociali, un luogo dove la solidarietà diventa pratica quotidiana e dove le idee si trasformano in azioni concrete per il bene della comunità. 

Una di queste si identifica con il laboratorio di Sartoria Solidale, uno spazio dove il volontariato femminile trova la sua espressione creativa. Un progetto avviato già da qualche anno  con protagoniste diverse donne che,  unite da spirito di amicizia e solidarietà, si ritrovano nei locali del centro per “cucire legami”.

“Questo gruppo di donne nasce principalmente con l’obiettivo di stare insieme, imparare un mestiere e socializzare – spiega la responsabile del laboratorio, Katia Montalbano – ed ha una duplice valenza: quella di “auto-aiuto” e di fare del bene verso il prossimo”.

Il ricavato della vendita dei manufatti realizzati dalle donne della Sartoria Solidale è sempre stato devoluto per aiutare gli indigenti e le persone bisognose della città.

Sartoria Solidale, Katia Montalbano responsabile del laboratorio
Sartoria Solidale, Katia Montalbano responsabile del laboratorio.