Leggi:

Attualità

Ars approva all’unanimità legge “anti-crack” contro le dipendenze

di Dora Di Cara -





Approvata legge “anti-crack” che colpisce mafia: droga fonte finanziamento boss.  Unanime sostegno di tutte le forze presenti all’Ars.

Il disegno di legge anti-crack è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana . “Si tratta di un passo decisivo per la protezione delle nuove generazioni e per combattere il fenomeno distruttivo delle sostanze stupefacenti – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Con questo provvedimento, la Regione si impegna non solo nella prevenzione, ma anche nel garantire percorsi di cura e di reinserimento sociale per chi cade vittima delle droghe. Ringraziamo – prosegue Schifani – tutti coloro, dalle forze politiche del Parlamento al mondo cattolico e dell’associazionismo sino alle università, che hanno lavorato per arrivare a questo importante traguardo che mette al centro, in un sinergico lavoro di squadra, la salute e il benessere dei nostri giovani. Questa legge rappresenta una speranza per le famiglie e le comunità impegnate nella lotta contro le dipendenze”.

“Le risorse stanziate per la legge anti-crack nel triennio sono pari a 23 milioni di euro”, dichiara l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino
Già nel 2024, con un’applicazione immediata della norma, si prevede la spesa di 1,7 milioni per le attività di prevenzione nelle scuole. Si tratta di una spesa strutturale con risorse già stanziate in tutto il triennio, per un totale di 5,1 milioni di euro. Per il servizio di unità mobili per interventi di screening, sostegno e assistenza sul territorio, con particolare attenzione ai contesti abituali di consumo, sono stati stanziati 2 milioni nel 2025 e 2 milioni e mezzo nel 2026 e per tutti gli anni a seguire.
Per la realizzazione dei centri di prima accoglienza nelle Asp sono stati stanziati 5,4 milioni di euro sia nel 2025 che nel 2026, per un totale di 10,8 milioni di euro. Infine, nel biennio 2025-2026 sono stati stanziati a valere sul Fondo sociale europeo 1,5 milioni di euro all’anno, per una somma complessiva di 3 milioni, per le attività di inclusione lavorativa dei soggetti interessati dalle attività. 

“Abbiamo dovuto attendere un giorno in più, ma finalmente il lavoro dell’integruppo, dell’università e delle associazioni è diventato realtà. Sono stati mesi complessi, che hanno portato a galla anche delle criticità all’interno del sistema regionale, ma la cosa fondamentale oggi è quella che finalmente la politica ha deciso di partire dal basso e combattere a testa bassa una piaga come quella del crack”. A dirlo il primo firmatario della legge approvata all’unanimità da Sala d’Ercole e presidente dell’Intergruppo contro le droghe, Ismaele La Vardera (ScN), che aggiunge: “Non posso che essere felice: un percorso tortuoso, lungo e difficile, ma che nel complesso ha fatto sì che questo Parlamento oggi ha approvato una norma che nasce da tutte quelle persone che da anni, ogni giorno, combattono silenziosamente questo fenomeno nei giovanissimi e negli adolescenti. Oggi la politica ha messo a segno un colpo importantissimo anche contro la mafia – sottolinea -, perché la droga è una delle principali fonti di reddito della criminalità organizzata. Oggi è il giorno di festeggiare sì, ma è anche il giorno della consapevolezza: è solo l’inizio di un percorso che la politica ha il dovere di seguire e in caso sistemare il tiro se dovesse servire”.

“La legge sul crack è un aiuto importantissimo per le famiglie, l’emergenza è grande, dobbiamo partire subito per dare loro un grande supporto. Con l’intergruppo di cui faccio parte e che continuerà a esistere anche dopo l’approvazione della norma, presseremo per ottenere al più presto i decreti attuativi, perché le leggi non camminano senza questi importanti strumenti. E chiedo al presidente della Regione, che ha dimostrato grande sensibilità sul tema, che si spenda in questo senso”. Lo ha detto in Aula la vicecapogruppo M5S all’Assemblea regionale siciliana, Roberta Schillaci, che ha sottolineato l’importanza del momento, ringraziando “tutti gli attori e le forze politiche che hanno collaborato alla redazione del testo della legge. Non c’è tempo da perdere – ha aggiunto -, tantissimi ragazzi rischiano di divenire degli zombie a causa di questa terribile droga facilmente reperibile, perché a buon mercato. Bisogna fare partire subito i centri di accoglienza e le comunità terapeutiche previste dalla legge”.

“Quella che viviamo è una vera e propria emergenza sociale che vede protagonisti i soggetti più deboli, ragazzi e ragazze adolescenti, sempre più giovani che hanno perso la vita a causa del ricorso al crack che viene prodotto direttamente nelle abitazioni delle principali aree di spaccio”. A dirlo è Salvatore Giuffrida, deputato Dc all’Assemblea regionale siciliana, dopo il via libera di Sala d’Ercole al ddl anti-crack. 

“Oggi è una giornata importante, finalmente l’Ars ha approvato il disegno di legge contro le dipendenze e in particolare contro l’uso del crack e delle droghe. È una battaglia e una vittoria di tutto il Parlamento, ma soprattutto delle forze di opposizione, perché questo ddl grazie al nostro intervento è stato finanziato adeguatamente con più di 11 milioni di euro per ogni anno”. Lo dice Valentina Chinnici, deputata del Pd all’Assemblea regionale siciliana. “Ciò significa – aggiunge – che questo disegno di legge non farà la fine di quello sul diritto allo studio, perché sappiamo che il diritto allo studio invece è ancora negato poiché manca la messa a terra con finanziamenti adeguati”. “Un ruolo importante – continua Chinnici – sarà quello della scuola perché educare sia gli insegnanti, sia i genitori, sia ovviamente gli alunni con linguaggi adeguati contro il rischio delle droghe e delle dipendenze è fondamentale. La scuola non si tirerà indietro neanche questa volta”. Approvata la legge “anti-crack” noi ora “vigileremo perché questo provvedimento – conclude Chinnici– sia realmente efficace e perché i ragazzi che soffrono e le loro famiglie, che sono sempre lasciate più sole, possano avere un aiuto e un sostegno per recuperare la loro vita”.