Al Parco archeologico di Naxos la mostra “Ecate” di Stefania Pennacchio
Nell’incantevole cornice degli scavi archeologici dell’antica Naxos, la mostra “Ecate. La via del desiderio” invita i visitatori a un viaggio interiore, guidati dalle sculture evocative di Stefania Pennacchio. Il percorso espositivo, inaugurato recentemente e visitabile fino al 30 ottobre 2024, si snoda tra le rovine della prima polis greca in Sicilia, offrendo un’esperienza unica che combina arte, mito e riflessione personale.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di figure di rilievo come lo psicanalista Andrea Rapisarda, che ha collaborato con l’artista nel concepire il percorso, e l’assessore alla Cultura del Comune di Giardini Naxos, Fulvia Toscano. Presenti anche Maria Grazia Vanaria, funzionaria archeologa del Parco di Naxos, e altri professionisti che hanno contribuito al progetto.
La mostra, nata da un’idea di Stefania Pennacchio e della direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano, si sviluppa nel solco dell’arte relazionale. Attraverso la scansione di QR Code, i visitatori possono interagire con le sculture, concludendo il percorso con un gesto simbolico: scrivere i propri desideri su un foglietto di carta da inserire nella “Grande Trottola di Ecate”, un’urna circolare che raccoglie sogni e speranze.
Le sculture di Pennacchio, tra cui le sacerdotesse oranti e la dea dal triplice volto – giovane, matura, anziana – invitano i visitatori a connettersi con il proprio inconscio. “Lungo il percorso dell’antica polis saranno presenti otto domande, fruibili attraverso la scansione di QRcode, che aiuteranno i visitatori a mettersi in contatto con la fonte personale dei propri desideri”, spiega l’artista. Questa esperienza culmina con la “Grande Trottola di Ecate”, simbolo di raccolta dei desideri dei visitatori.
Ecate, divinità misteriosa della mitologia greca, è al centro della mostra. Rappresentata come protettrice e al contempo figura da cui proteggersi, Ecate incarna il dualismo del desiderio e del timore. “Mi ha sempre incuriosito l’idea che la parola ‘desiderio’ sia etimologicamente affine al termine ‘disastro’, quasi che la caduta delle stelle fosse nello stesso tempo un momento di anelito ma anche di timore”, osserva Angelo Lorenzo Crespi, curatore della mostra.
Il 10 agosto, la mostra ospiterà “La Notte di Ècate”, un evento in notturna che prevede una visita sotto le stelle accompagnata da versi e strumenti dell’antica Grecia, curata dalla musicologa e lirista Rosa Fragorapti. Le installazioni visual di Giuseppe La Spada, fotografo e regista focalizzato sul rapporto uomo-natura, arricchiranno l’esperienza. Durante la serata, sarà anche presentato il catalogo della mostra con la partecipazione del curatore.
Stefania Pennacchio, nota per la sua continua sperimentazione con materiali come argilla e bronzo, ha creato un percorso che collega i visitatori con le antiche tradizioni religiose di Naxos. Una delle sculture, collocata all’incrocio di una delle vie principali della polis, rievocherà le offerte votive degli antichi abitanti, integrando arte e archeologia in un dialogo continuo.
La mostra rappresenta un’opportunità unica per esplorare il proprio mondo interiore attraverso l’arte, riscoprendo al contempo la ricca eredità culturale di Naxos. Con il suo mix di tradizione e innovazione, “Ecate. La via del desiderio” promette di essere un evento imperdibile per tutti coloro che visitano il Parco Archeologico Naxos Taormina.