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Cultura

Al Metropolitan di Catania “Nottingham”, la vera storia di Robin Hood

di Elisa Petrillo -





Il sipario del Teatro Metropolitan si è alzato per rivelare una scena che ha fatto la storia: l’attesissima prima di ‘Nottingham Opera Musical’. Il 19 e 20 gennaio, la leggenda di Robin Hood è stata rivisitata e portata in vita attraverso una lente audacemente innovativa, davanti a una sala gremita di oltre 2.000 spettatori, in quello che si può già definire un trionfo per il teatro siciliano. La produzione, nata dall’estro creativo di due menti brillanti di Grammichele, Francesco Attaguile e Alessandro Inzirillo, ha offerto una reinterpretazione del mito che ha lasciato il segno. La supervisione artistica di Antonio Melissa ha coniugato la tradizione narrativa con un linguaggio scenico moderno, dando vita a un’esperienza teatrale di rara intensità. Il mondo del teatro siciliano ha applaudito la prima di ‘Nottingham Opera Musical’, che ha segnato un punto di svolta nel panorama culturale dell’Isola, dimostrando la vitalità e la passione che animano la scena artistica locale. “Il nostro intento era di superare i confini della rappresentazione tradizionale di Robin Hood – hanno commentato i due produttori Inzirillo e Attaguile – portandola a un livello superiore. La nostra visione si è concretizzata in una narrazione che non solo rimane fedele al racconto originale, ma lo arricchisce con elementi nuovi e affascinanti, a partire dalle scenografie colossali con gli attori sospesi in aria su un tronco di albero, in un contrasto di luci e ombre intense, che hanno catturato e sorpreso il pubblico con la sua originalità e il suo impatto emotivo”. L’opera ha visto la partecipazione di un cast internazionale che ha contribuito ad esaltare la storia di Robin Hood in una luce mai vista prima. Melissa ha dichiarato: “Dirigere questo musical è stato come dipingere su una tela vasta e ricca di sfumature; ogni scena è stata studiata per catturare l’essenza più vera della leggenda”. Le scenografie di Scenark S.R.S. hanno offerto un’esperienza immersiva, con megaliti fluttuanti e oggetti mobili che hanno trasformato il palco in un mondo medievale vivido e dinamico. I costumi, realizzati in collaborazione con artigiani locali, hanno reso omaggio all’epoca, impreziosendo ogni scena con un tocco di autenticità. La capacità dello spettacolo di fondere la tradizione con l’innovazione, la coreografia con la narrazione, la performance e la musica, composta da Inzirillo e Attaguile, ha offerto uno spettacolo di una ricchezza e complessità raramente riscontrate. Gli attori, guidati da figure del calibro di Giosuè Tortorelli e Giovanni Saccà, hanno interpretato i loro ruoli con un’intensità e una profondità che hanno lasciato il segno, in modo incalzante ma con grande precisione. E l’interpretazione di Cristian Santini come Little John, Alex Lionti nel ruolo di Will, Eleonora Sapienza interpretando Maud e Carla Basile nel ruolo di Marion, con la partecipazione straordinaria di Riccardo Maccaferri come Alan-A-Dale e Giuseppe Anfuso nel ruolo di Frate Tuck. ‘Nottingham Opera Musical’ non è stato soltanto uno spettacolo teatrale ma un’opera d’arte che sfida i confini della narrazione tradizionale, presentando Robin Hood sotto una luce più cruda, reale e sincera. Con questa prima di successo, il musical si prospetta come un evento culturale di rilievo che rimarrà impresso nella storia del teatro musicale italiano