Agricoltura. Richiesta rimozione Cartabellotta, solidarietà Ordini dottori Agronomi e Forestali
Durissime critiche politiche a Dario Cartabellotta, Direttore Generale del Dipartimento Regionale Agricoltura della Regione Sicilia e Commissario Straordinario per l’emergenza siccità in Sicilia. La Federazione degli Ordini dei dottori Agronomi e Forestali: “Persona capace. Poco gradito a certa politica”.
“La mozione presentata da alcuni deputati regionali, con la quale è stata richiesta la rimozione del Dirigente Generale del Dipartimento dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, con riferimento al tema della vendemmia verde ci fa comprendere come l’agricoltura, anche questa volta, per alcuni risulta essere solo un mezzo di contrasto politico. La Federazione degli Ordini dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della Sicilia esprime piena solidarietà a Dario Cartabellotta, persona capace, con una grande visione del settore dell’agricoltura”. Lo dichiara la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali di Sicilia presieduta da Salvatore Fiore.
“Probabilmente risulta poco gradito a certa politica perché non è un uomo servile, ma questo è quanto necessario all’agricoltura siciliana. Lo dimostra la sua conduzione specchiata e la grande capacità che ha sempre dimostrato, sia nel Dipartimento che regge, che nell’espletamento degli incarichi dirigenziali già prestati. Probabilmente la politica che non riesce ad avere giustizia dalla propria azione si rivolge negativamente contro chi giornalmente lavora a servizio delle imprese siciliane”.
Sud chiama Nord ha chiesto nei giorni scorsi al governo regionale siciliano la revoca dell’incarico di direzione generale del Dipartimento regionale dell’agricoltura affidato a Dario Cartabellotta. Si legge in una nota stampa: “La richiesta di revoca nasce dalla considerazione che il 30 maggio 2024 il Dirigente generale del Dipartimento regionale dell’agricoltura, dott. Dario Cartabellotta, ha modificato le regole relative alla vendemmia verde l’ultimo giorno utile, creando confusione e disagi tra gli agricoltori e provocando un impatto significativo sulle pianificazioni e le aspettative degli agricoltori che avevano già preso decisioni basate sulle regole precedentemente comunicate”. Cartabellotta avrebbe sostenuto, “senza fornire adeguate spiegazioni, l’impossibilità di cumulare i contributi della vendemmia verde con gli indennizzi delle misure agroambientali, penalizzando gli agricoltori che, in buona fede, avevano programmato le loro attività considerando il cumulo delle misure di sostegno come possibile e legittimo.”.
Tale condotta avrebbe provocato “gravi disagi economici e organizzativi agli agricoltori, mettendo a rischio la loro sostenibilità economica e causando potenziali danni a lungo termine al settore viticolo regionale”.
Oltre alla revoca di Cartabellotta, i deputati regionali del gruppo Sud chiama Nord hanno chiesto al Governo regionale una revisione immediata delle decisioni prese riguardo la vendemmia verde per trovare una soluzione che possa mitigare i danni subiti dagli agricoltori e ristabilire un quadro normativo chiaro e stabile.
In merito, Dario Cartabellotta ha diffuso una nota di precisazione, in cui si chiarisce che “il bando Vendemmia Verde pubblicato il 9 aprile 2024 prevedeva espressamente a pag 12 e scritto in grassetto la non cumulabilità tra l’aiuto per la vendemmia verde e gli altri aiuti del PSR (biologico, 10,1 B).
In base alla richiesta del Tavolo Vitivinicolo Regionale l’Assessorato ha inoltrato alla Commissione Politiche Agricole la richiesta di ammettere la cumulabilità che a sua volta l’ha chiesta al Ministero della Sovranità Agricola, Alimentare e Forestale responsabile della gestione del Programma Nazionale di Sostegno del Settore Vitivinicolo.
Poiché la cumulabilità degli aiuti (Vendemmia verde + PSR) non è stata approvata si è provveduto ad informare gli agricoltori prima che procedessero con le operazioni di vendemmia verde nel rispetto del principio di informazione e trasparenza”.