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Aeroporto di Catania tra luci e ombre, Agen “Progetti non realizzati”

di Antonino Marino -





Aeroporto di Catania, ovvero argomento complicato e foriero di polemiche. E come spesso avviene l’opinione pubblica, ma in questo caso più in generale l’opinione, si divide. Si perché c’è una governance che, magari anche giustamente, sottolinea i risultati ottenuti, presenta le nuove rotte e prospetta novità per il futuro. Poi c’è una parte della politica della città di Catania che, invece, muove delle critiche, anche importanti su quanto fatto dalla Sac e, soprattutto, su quanto non fatto. Ultimo a intervenire, in ordine cronologico, è il presidente catanese di Confcommercio, Pietro Agen, che durante la trasmissione televisiva di Futura, Aperinews, non va giù leggero. “Attendo ancora un’opera, negli ultimi 5-10 anni, realizzata nell’aeroporto di Catania. Io la sto ancora aspettando. Si è inaugurato un parcheggio che risaliva, come progetto, ad oltre 10 anni orsono. Di progetti ne sono stati presentati diversi ma non ne è stato realizzato uno. L’unica cosa realizzata, ma non l’ha fatta l’aeroporto, è stato lo spostamento della stazione di Bicocca. In questo senso va dato atto a Ferrovie dello Stato che sono state più ‘veloci”. Una prima frecciatina a chi ha gestito lo scalo negli ultimi anni, ma certamente non la più dura: “L’aeroporto di Catania – aggiunge Agen- é una di quelle cose che cresce da solo. Se ci mettessimo anche un bimbo a gestirlo, probabilmente, otterrebbe risultati similari. Non ci vuole un genio. Se invece ci si mette un manager di altissimo livello, l’aeroporto di Catania, oggi, sfiorerebbe i 20 milioni di passeggeri. Non lo dico io ma qualsiasi studio”. Lo stesso presidente di Confcommercio, in passato a capo della camera di commercio catanese, si sofferma sulle potenzialità dell’aeroporto Vincenzo Bellini: “Quando gli advisor dicono che l’aeroporto di Catania è il più interessante da comprare fra quelli in Europa – evidenzia Agen – lo dicono perché sono generosi e vogliono bene a Catania o perché fanno gli interessi del compratore? Il fatto che si preveda una gara di altissimo livello, il fatto che, secondo molti, lo scalo etneo sia superiore a Sofia, che è capitale di una nazione -osserva Agen- la dice lunga su cosa è l’aeroporto di Catania. Del resto – continua- anche nei momenti peggiori e con chiunque a capo dell’aeroporto, quest’ultimo non ha mai smesso di crescere. Ebbe un anno di interruzione ed un altro con il Covid. Per il resto cresce sempre, perché l’aeroporto cresce da solo”. Non solo critiche, però, da Agen arriva anche una possibile ricetta per il futuro: “Quello che diciamo – evidenzia ancora il leader di Confcommercio Catania- è che sia arrivato il momento di passare dall’improvvisazione alla managerialità”. Secondo Agen, infatti, esisterebbe “il bisogno che l’aeroporto venga gestito da professionisti, da persone che hanno diretto altri aeroporti. Nella descrizione che abbiamo fatto come giunta camerale, votandola all’unanimità’, così come all’unanimità è stata votata anche dall’assemblea dell’aeroporto -conclude Agen- si sottolinea tra l’altro che sia una gara tra soggetti che abbiano esperienza di altissimo livello, tra soggetti che dovranno andare a gara libera a rilancio con una base d’asta di un miliardo”. E sull’aeroporto catanese, qualche giorno prima, si erano espressi anche alcuni esponenti del Mpa di Raffaele Lombardo e in particolare i consiglieri comunali Daniela Rotella e Angelo Scuderi che hanno constatato come nello scalo catanese, uno dei più importanti a livello nazionale per traffico passeggeri, dopo l’incendio della scorsa estate, non sia presente un box informativo gestito dall’amministrazione comunale. “E’ inconcepibile – hanno detto in una nota – che all’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania non sia più presente un ufficio di informazione turistica gestito dal comune di Catania o dalla città metropolitana”. Il pensiero dei due consiglieri va a chi arriva a Catania, magari senza le idee chiare su cosa fare: “Lo sguardo spaesato dei turisti – proseguono i due consiglieri Mpa – è l’emblema di una questione che non può non essere presa in considerazione da chi di dovere. Ci chiediamo se sia plausibile che la governance della Sac gestisca l’aeroporto come un bene privato e non della città e della collettività. Ci chiediamo perché dopo quasi un anno dall’incendio ( di cui ancora non si conoscono le cause) non sia stato ripristinato un ufficio di tale importanza. Nello stesso tempo – concludono Scuderi e Rotella – chiediamo all’amministrazione e al sindaco Enrico Trantino un immediato intervento per porre rimedio ad un disservizio che mina la credibilità di un’intera città”.