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Agricoltura

A Ragusa parte la guerra ai furbetti delle fumarole

di Alessandro Fragalà -





Le chiamano fumarole, opere perniciose di quelli che, a loro volta, vengono chiamati “i furbetti delle fumarole”. 

Un fenomeno che pare diffuso nel ragusano e in particolare in uno dei lungomare più belli e caratteristici della Sicilia. Luogo di villeggiatura, pieno zeppo di turisti che, a quanto pare, la notte sono costretti ad assistere a spettacoli indecorosi. E se fosse solo una questione visiva andrebbe pure bene, il problema sono i cattivi odori che si disperdono nell’aria, inquinando la meravigliosa brezza notturna del litorale ragusano. 

Per chi ancora non lo avesse capito i “furbetti delle fumarole” sono quelli che attendono la notte per bruciare, in autonomia, i residui e gli sfalci vegetali. Un problema. Un problema serio, che la prefettura di Ragusa ha deciso di affrontare con decisione. L’obiettivo è di istituire un sistema di gestione per la raccolta differenziata, il recupero, il riciclaggio e lo smaltimento corretto dei rifiuti vegetali provenienti dalle attività agricole nel territorio di Ragusa. A firmare il protocollo sono stati il prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Ragusa, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale e i sindaci di Acate, Comiso, Ispica, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria, i rappresentanti di Coldiretti e Confagricoltura. L’accordo rappresenta un passo importante per la gestione sostenibile dei rifiuti vegetali a Ragusa, promuovendo pratiche agricole più ecocompatibili e tutelando l’ambiente e la salute pubblica. 

I punti chiave dell’accordo sono la semplificazione degli adempimenti amministrativi per i produttori agricoli, la riduzione degli smaltimenti illegali mediante abbruciamento, l’aumento dell’efficacia dei controlli,  la promozione di politiche ambientali per una gestione integrata dei rifiuti, la realizzazione di economie di scala nella gestione dei servizi. 

Prevista anche l’attivazione di un impianto di gestione a Vittoria in Contrada Perciata di una superficie di circa 100.000 mq, situato in una posizione centrale nella zona serricola di Acate e Vittoria. L’impianto di gestione sarà suddiviso in tre aree operative per lo scarico degli scarti vegetali, l’essiccazione del prodotto e la trinciatura. I vantaggi dovrebbero essere la riduzione delle pratiche illegali di abbandono rifiuti e delle “fumarole”, aumento delle possibilità di smaltimento lecito, tutela dell’ambiente e della salute pubblica, incentivazione alla corretta gestione dei rifiuti, diminuzione della produzione e della nocività dei rifiuti, benefici per l’ambiente della zona della cosiddetta fascia trasformata.