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Ambiente

A Mascali, c’è la chiesa dai grandi segreti…

E' quell della Nunziatella. L'INGV si pone alcune riflessioni su anomalie nel segnale elettromagnetico

di Elisa Petrillo -





Sotto l’ombra dell’Etna la Chiesa della Nunziatella di Mascali, piccolo comune del Catanese, rivela i suoi segreti archeologici. Frutto di rilievi geofisici avanzati eseguiti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in seguito ad una convenzione stipulata tra la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, il Comune di Mascali e la Sede comprensoriale ionico-etnea dell’Archeoclub d’Italia, è stato identificato un nuovo sito di scavo in un’area adiacente al muro meridionale della Chiesa. Un’équipe di specialisti dell’Osservatorio Etneo e della Sezione di Roma dell’INGV ha messo in luce, mediante la tecnologia di prospezione georadar (GPR), una serie di riflessioni e di anomalie nel segnale elettromagnetico della Chiesa della Nunziatella, fornendo anche la datazione al Carbonio 14 di frammenti ossei di due sepolture rinvenute nell’area adiacente alla Nunziatella. Le immagini geofisiche ad alta risoluzione hanno aperto la strada a una nuova campagna di scavi archeologici, avviata nell’ottobre 2023.

Cratere dell’Etna

Le indagini, iniziate sul versante nord-orientale dell’Etna, in passato aveva già riservato altre scoperte, come il dipinto del Cristo Pantocratore del XII secolo, che adorna il catino absidale della chiesa medievale, una piccola Basilica paleocristiana a tre navate con un ricco pavimento a mosaici policromi e alcune sepolture che la datazione al Carbonio 14 farebbe risalire alla prima metà del XIV secolo. I nuovi lavori di scavo, ancora in corso, hanno portato alla luce i resti di un muro che corre parallelo alla parete meridionale della Chiesa della Nunziatella. Questa struttura, per oltre nove metri che presenta sulla facciata interna uno spesso strato di intonaco e, alla base, un piano pavimentale in cocciopesto, suggerendo un legame ancora da decifrare con l’edificio medievale e la basilica antistante. Numerosi reperti, tra cui materiali fittili, tegole e vasellame, ci raccontano di un’era tra il VI e il IX secolo e di una frequentazione ininterrotta, resa possibile dalla presenza di sorgenti d’acqua e, quindi, adatta all’insediamento umano fin da epoca remota. Stefano Branca, Direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, esprime orgoglio per il contributo fornito: “La tecnologia all’avanguardia dell’INGV, tradizionalmente impiegata nelle scienze geologiche, si rivela un alleato prezioso anche nell’archeologia. Mettiamo al servizio delle autorità e della cittadinanza i nostri strumenti e la nostra esperienza“. Mentre gli scavi proseguono, l’attenzione è rivolta al potenziale di questi ritrovamenti che possono illuminare ulteriormente la storia di Mascali e di tutta la Sicilia, una terra dove ogni pietra ha una storia da raccontare, e ogni scavo può portare alla luce un frammento di verità sull’umanità che ha calcato questi terreni secolari. Con l’impegno dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e delle autorità locali, la Nunziatella continua attualmente a essere non solamente un simbolo di devozione religiosa, ma anche un custode di segreti archeologici che lentamente vengono svelati.