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Agricoltura

Siccità, Coldiretti Sicilia Arrivano i primi aiuti per l’allevamento

di Francesca Gallo -





Il problema della siccità in Sicilia resta tra i più urgenti per il territorio, con la questione che è arrivata anche al governo nazionale.
La mancanza di acqua mette in ginocchio di versi settori, a partire da quello dell’agricoltura fino ad arrivare a quello del turismo.
E anche per il settore dell’allevamento, a stretto contatto con quello agricolo, la situazione nelle campagne siciliane è diventata drammatica: centinaia di allevamenti non riescono più a nutrire i propri animali a causa della mancanza di acqua e del foraggio distrutto dalla siccità, con il rischio concreto di perdite tra il bestiame.
In risposta a questa crisi, è arrivato il primo carico, di un milione e mezzo di chili di fieno donati da Coldiretti, Consorzi Agrari d’Italia, Bonifiche Ferraresi, Associazione Italiana Allevatori e Fedama – Federazione delle Associazioni Nazionali di Razza, per aiutare le stalle siciliane in grave difficoltà.
Il foraggio viene trasportato e distribuito alle aziende più bisognose, ma si tratta solo di un aiuto parziale che non basterà a salvare mucche e pecore ormai allo stremo, soprattutto nelle zone interne dove i campi di grano e i pascoli sono completamente secchi a causa della persistente siccità. Coldiretti Sicilia sta inoltre provvedendo a portare acqua nelle aree più colpite.
Le stime attuali indicano un calo del raccolto del 70%, ma se la situazione non migliorerà, c’è il rischio concreto di una perdita totale. Gli allevatori sono costretti ad acquistare foraggio da altre regioni a costi insostenibili, aggravando ulteriormente la crisi.
La preoccupazione si estende a tutti i settori dell’agroalimentare siciliano, che soffrono per anni di mancati investimenti in infrastrutture capaci di conservare l’acqua e garantire la sopravvivenza delle aziende agricole.
“La situazione è drammatica ovunque – sottolinea Coldiretti Sicilia – Le zone interne sono ormai arse con un paesaggio angosciante dove il poco grano cresciuto è completamente secco per non parlare del fieno inesistente.
La perdita di entrambi supera anche il 70/80 per cento con danni incalcolabili. E per questo l’impegno di Coldiretti
Sicilia è ancora più intenso: a breve nelle aziende arriverà anche l’acqua sempre con un’operazione di solidarietà”. “Quest’anno – aggiunge Coldiretti Sicilia – l’allarme è scattato già nei mesi invernali con una preoccupazione crescente che riguarda tutti i comparti. La scelta di macellare i propri capi, quindi il proprio sostentamento economico, rappresenta per la Sicilia l’apice negativo di anni di incapacità ad investire su un sistema infrastrutturale capace di non far disperdere l’acqua e in grado di garantire alle aziende il mantenimento. Del resto, non si comprende come si possa trovare una soluzione visto che lo stesso governo regionale non è in aula quando di parla di agricoltura”.