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Cronaca

Altavilla, il faccia a faccia tra Barreca e Bruzzone

di Redazione -





di CLAUDIA MARI
Torna ancora viva l’attenzione sulle indagini riguardanti la Strage di Altavilla Milicia, che si stanno svolgendo a tutto tondo, attorno ai presunti colpevoli che, al momento si trovano nel carcere di Palermo: Giovanni Barreca, la figlia 17enne e la coppia di coniugi formata da Sabrina Fina e Massimo Carandente.
Nei giorni scorsi, infatti, dopo alcune dichiarazioni degli accusati – talvolta discordati, talvolta accusatorie – la Procura di Termini Imerese è voluta tornare a far chiarezza sulle versioni consegnate dalla coppia di coniugi che, secondo l’accusa, avrebbe aiutato Barreca a torturare e uccidere la moglie, Antonella Salamone, e i due figli Emanuel e Kevin rispettivamente di 5 e 16 anni.
E così, gli agenti della scientifica di Messina sono entrati nella villetta dei “Fratelli di Dio”, Carandente e Fina, situata a Sferracavallo, sempre nel Palermitano, per poter trovare ulteriori elementi che possano essere di aiuto agli inquirenti.
E se da un lato la coppia nega di aver partecipato agli esorcismi, alle torture e agli omicidi, facendo sapere al proprio legale di “non essere stati presenti” nella villetta degli orrori, dall’altro lato c’è Giovanni Barreca che li accusa di essere stato manipolato e di aver agito contro la moglie e i fili su loro “ispirazione”.
L’uomo, dal carcere, non è riuscito a dare una vera e propria versione dei fatti al proprio avvocato. Il legale difatti, ha fatto sapere di non essere riuscito a instaurare un dialogo per l’organizzazione della difesa, in quanto l’imputato sarebbe ancora in preda ancora a un delirio mistico. Per questo motivo, la difesa aveva chiesto di poter eseguire sull’uomo una perizia psichiatrica. Richiesta che è stata accolta. Ad eseguire la perizia psichiatrica su Giovanni Barreca saranno la criminologa Roberta Bruzzone e lo psichiatra Alberto Caputo, che dovranno valutare se il 54enne al momento degli omicidi della moglie e dei figli era in grado di intendere e di volere.
Per questo motivo, ma anche in aiuto della difesa, la famosa criminologa Roberta Bruzzone, spesso ospite nelle trasmissioni televisive come esperta e opinionista, è entrata nel team di avvocati ed esperti che si occupano della difesa di Giovanni Barreca. Una notizia che è suscitato non poco clamore e che ha anche portato a diverse critiche nei confronti della professionista. Proprio la criminologa ieri ha avuto un lungo colloquio con l’imbianchino, in carcere a Palermo.
“Il mio assistito è coerente, ma caratterizzato da problematiche importanti a livello psichiatrico. Tornerò in città per verificare altre informazioni che mi ha fornito” ha dichiarato all’uscita del penitenziario di Palermo.
“Abbiamo ripercorso la vicenda dettagliata, con aspetti di fondamentale importanza. Abbiamo ripercorso tutto quello che è successo anche prima, Giovanni Barreca è stato coerente ma caratterizzato da problematiche importanti a livello psichiatrico. Tornerò a qui per verificare altre informazioni che mi ha fornito Giovanni Barreca”. E così Bruzzone tornerà a Palermo per il proseguo delle indagini e per la perizia sull’imbianchino. Probabilmente però, gli esperti potranno tornare anche nella villetta di Altavilla Milicia dove i fatti sono accaduti.
Perché la difesa di Giovanni Barreca ha chiesto anche di entrare nell’abitazione per fare un sopralluogo sulla scena del crimine, effettuato dai Ris, in cerca di dettagli, magari trascurati, che possano definire meglio alcuni punti oscuri sulla dinamica del massacro.
Una mossa fondamentale che potrebbe risultare essere una svolta anche per le posizioni di Massimo Carandente e Sabrina Fina che sostengono di essere andati via prima che esplodesse la violenza, addossando all’imbianchino di 54 anni tutte le colpe.