Sciopero trasporti NCC contro decreti Salvini, Muoversì: “Palermo tra le 12 città dove si protesta”
“Manifestazioni NCC. Domani e dopodomani il noleggio con conducente scenderà in piazza in dodici città italiane per fermare i Decreti Salvini, che colpiscono utenti e operatori puntando al fallimento di migliaia di aziende”. Lo dichiara Andrea Romano, presidente di MuoverSì, la federazione che riunisce le principali associazioni Ncc.
Associazione NCC Italia: “Manifestazione autorizzata il 12 dicembre 2024 a Roma, in piazza Capranica. Ci riuniremo a partire dalle 14:00/14:30. Ad un passo dal Parlamento e da Palazzo Chigi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, andiamo a far sentire la nostra voce”.
Manifestazioni NCC, che non sono taxi. Elemento di distinzione dei servizi di NCC rispetto ai taxi è la possibilità, riservata ai secondi, di stazionare in aree pubbliche espressamente designate e riservate dai Comuni. La distinzione si è in parte affievolita con l’avvento di piattaforme che consentono di effettuare la prenotazione a distanza, indicando preventivamente anche l’importo per il servizio richiesto. Mentre per gli NCC il prezzo è stabilito prima, indipendentemente dalla durata del trasporto, il servizio taxi dipende dal tempo impiegato a giungere a destinazione.
Trasporti: MuoverSì, Ncc manifestano in 12 città contro decreti Salvini
“Da Roma a Milano a Palermo, passando per Napoli Firenze Venezia e molte altre città, la protesta del noleggio con conducente chiederà al Governo di fermare provvedimenti che hanno saltato il Parlamento e che infliggono punizioni medievali ad aziende e operatori che rispettano tutte le norme e pagano le tasse regolarmente – aggiunge -. Alla vigilia del Giubileo e degli altri grandi eventi del 2025, con le città già oggi bloccate da una drammatica carenza di trasporto pubblico non di linea, Salvini ha deciso di peggiorare ulteriormente la situazione. Impone agli Ncc un tempo minimo di attesa di 20 minuti (ostacolo demenziale, assente da ogni altro paese europeo), inaugura il dossieraggio di Stato costringendo gli utenti di Ncc a comunicare tragitto e orari del servizio, colpisce il turismo vietando l’intermediazione di agenzie turistiche e alberghi”.
”Una vera gabbia burocratica, per cittadini, imprese e operatori, che il Governo dovrebbe fermare per aprire invece ad una riforma legislativa che archivi la legge del 1992 e adegui anche l’Italia ad un mondo del trasporto che è completamente cambiato da 33 anni fa”, conclude.
Ncc: Uber aderisce a protesta, 12 dicembre sospesi servizi Black, Van, Lux e Green
In occasione della manifestazione nazionale organizzata dalle associazioni di Ncc per protestare contro le disposizioni introdotte dal decreto interministeriale 226 del 26 ottobre, Uber annuncia il proprio supporto alla categoria: giovedì 12 dicembre, in concomitanza delle manifestazioni, a Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Venezia, Trieste, Cagliari, Catanzaro e Palermo, i servizi Uber Black, Reserve, Van, Lux e Green saranno temporaneamente sospesi. Uber, fa sapere l’azienda, conferma il proprio impegno nella difesa del diritto alla mobilità e al lavoro e ribadisce la necessità di tutelare l’esigenza dei cittadini di potersi muovere in modo rapido, sicuro e accessibile, evitando che rigide normative penalizzino chi utilizza i servizi Ncc. “Sospendiamo i nostri servizi Black, Reserve, Van, Lux e Green in solidarietà con le migliaia di operatori Ncc che stanno lottando per la loro sopravvivenza. Il decreto non solo avrà ripercussioni negative sui posti di lavoro della categoria, ma di fatto metterà ulteriormente in crisi il trasporto nelle nostre città. Riteniamo che questo decreto sia incostituzionale e lo contesteremo nelle sedi opportune”, dichiara Lorenzo Pireddu, General Manager di Uber Italia.
“Dobbiamo concentrarci su una riforma più ampia del trasporto pubblico non di linea – aggiunge – che preveda leggi che vedano nella tecnologia uno strumento per offrire un servizio adeguato alle necessità degli utenti con l’obiettivo di rendere le nostre città meno trafficate, più verdi e più piacevoli da visitare. Non possiamo lasciare che una piccola minoranza determini la vita di milioni di cittadini”. La protesta intende anche portare l’attenzione su un tema cruciale per il turismo, in vista del Giubileo 2025. Secondo un recente sondaggio di Swg, il 64% degli italiani ritiene infatti che l’attuale disponibilità di taxi e Ncc sia insufficiente per gestire i flussi turistici previsti, con possibili impatti negativi sull’immagine del Paese. Inoltre la stessa ricerca indica che quasi il 60% degli italiani chiede una maggiore diffusione degli Ncc per migliorare gli spostamenti nelle città.
“Stiamo parlando di un decreto che è stato già bocciato dai cittadini, come ha recentemente confermato una ricerca di SWG secondo cui 7 italiani su 10 ritiene che possa distorcere la concorrenza, penalizzando sia i consumatori che i conducenti di Ncc. Oltre ai 20 minuti di attesa obbligatoria imposti agli Ncc, che sono contro ogni logica che vorrebbe tutelare le esigenze degli utenti, di fatto questo decreto re-introduce il rientro in rimessa per gli Ncc, misura già bocciata nel 2020 dalla Corte Costituzionale, mirando solamente a punire migliaia di aziende e operatori del noleggio con conducente senza un vero e proprio criterio”, ha concluso Pireddu. Uber ribadisce la propria disponibilità al dialogo con le istituzioni per trovare soluzioni che possano garantire una mobilità più efficiente, sostenibile e inclusiva per tutti.