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Cronaca

Denise Pipitone Vent’anni di indizi e avvistamenti Mamma Piera: non ci arrendiamo

di Redazione -





Dov’è Denise? La Sicilia e non solo lo chiede da 19 anni, vuole sapere. Dal primo settembre del 2004. Quel giorno, a Mazara del Vallo, Denise Pipitone aveva quattro anni ed è sparita. Da allora, nessuna notizia. La mamma, Piera Maggio, non ha mai mollato. La sorellastra, Jessica Pulizzi, figlia di Pietro, il padre naturale di Denise, è la maggiore indiziata per quella scomparsa. Secondo gli inquirenti, potrebbe averla rapita per gelosia. I cani molecolari fiutarono subito una pista fino a casa del fidanzato di Jessica, Gaspare Chaleb. Ma di Denise mai una traccia. Jessica, venne ufficialmente indagata 18 anni e mezzo fa per concorso in sequestro di persona. Esattamente 9 anni fa, nel dicembre 2014, la Procura di Marsala aprì un’inchiesta per omicidio dopo aver ascoltato un’intercettazione ambientale di Jessica, allora 14enne: “Io a casa ci ‘a purtai”.

Lo disse alla madre, Anna Corona, che le chiedeva dove fosse il giorno della scomparsa di Denise, l’1 settembre 2004. E altre intercettazioni di Jessica con l’altra sorella, figlia di Pietro e Anna: “A mamma l’ha uccisa Denise?” o “Tu di sti cosi unn’ha parlare”. Secondo l’ultima ricostruzione degli inquirenti, Denise sarebbe stata rapita da Jessica, con la complicità della madre e dell’ex fidanzato Gaspare Ghaleb, per vendetta e gelosia. Ma la posizione di Anna Corona è stata archiviata dal gip di Marsala già nel dicembre 2013. Jessica andò sotto processo dal 2010 al 2013: la procura di Marsala ne chiese la condanna a 15 anni accusandola di avere prelevato Denise, condotta a casa di Piero Pulizzi per avere la conferma che fosse sua figlia ma, non trovandolo, la consegnò ad altri mai identificati.

Jessica Pulizzi dieci anni fa venne assolta per insufficienza di prove e il 2 ottobre 2015 la Corte d’appello di Palermo confermò l’assoluzione. Sei anni fa, il 19 aprile 2017, la Cassazione rese definitiva l’assoluzione, pur evidenziando l’esistenza di un valido e comprovato movente. Altra data del tormentato percorso giudiziario è quella del 3 maggio 2021, quando la procura di Trapani riaprì il caso e si decise di perquisire la casa di Anna Corona, mamma di Jessica, per capire se fossero stati fatti lavori per celare un nascondiglio. Senza esito. C’è una donna, però, che non cede: Piera Maggio, la mamma di Denise.

Non ha mai smesso di cercarla. Sono stati 19 anni di avvistamenti, tutti infondati. Il primo a Milano, di una bimba davanti a una banca con alcuni rom. Ma il Dna diede esito negativo. E poi in Tunisia, a Molfetta fino all’ultima, aprile 2021, a Mosca. “Non ci siamo mai sentiti supportati e aiutati nella ricerca di Denise”, l’amaro sfogo fatto a LaPresse da Giacomo Frazzitta, l’avvocato di Piera Maggio, due giorni fa, proprio nella Giornata dedicata alle Persone scomparse. “Non abbiamo mai smesso di lavorare per capire cosa è successo e stiamo continuando ad approfondire piste che sono state lasciate a metà. Come studio, ne stiamo seguendo una che speriamo possa avere un risultato; ma fin quando non abbiamo certezze non ci muoviamo”. Fra 9 mesi, o poco meno, saranno 20 anni senza Denise, senza una notizia, senza una traccia. Senza una verità. Saranno 20 anni. E anche 20 minuti sarebbero stati troppi…