Scafidi, la fotografia come arte di comunicare la grande bellezza
La storia della fotografia, quella di Palermo e della Sicilia si intrecciano in un racconto che dura da un secolo: celebrato a Villa Igiea il centenario dello Studio Scafidi.
Giusto, poi Nicola, oggi Pucci Scafidi. Uno studio fotografico nato un secolo fa a Palermo, città di cui ha condiviso la storia e che ha raccontato con le sue immagini. La storia dello studio racconta lo sviluppo della funzione creativa e comunicativa della fotografia. Con il fondatore, Giusto, nello studio si realizzavano ritratti in posa con sfondi romantici costituiti da scenari di cartone, piante e finte balaustre, come usava all’epoca. Numerosi palermitani, molti dei quali illustri, vengono ritratti nello studio Scafidi e tra questi Franca e Vincenzo Florio.
Con la seconda guerra mondiale nasce la foto di cronaca e così Nicola Scafidi gira la Sicilia con una RolleiFlex per rendere noti gli avvenimenti, dai fatti di cronaca ai set cinematografici, come quello del Gattopardo, scattando foto che sono diventate storiche
Come quelle che fissano gli anni della povertà, della mafia, della speranza e della rinascita. O come quelle che ritraggono i comizi di Alcide De Gasperi, l’uccisione del bandito Giuliano, i grandi intellettuali come Leonardo Sciascia e Renato Guttuso e famosi protagonisti del cinema come Roberto Rossellini, Anna Magnani, Sophia Loren, Alain Delon e Burt Lancaster. Contribuendo a fare lo storie della fotografia con le sue copertine.
La fotografia assume anche la funzione di strumento attraverso il quale scoprire e capire la bellezza intorno a noi.
Pucci Scafidi si dedica alla narrazione per immagini fotografiche di una Sicilia dai contrasti vivaci, tra il blu del mare e il verde, l’oro, della campagna. Di una Sicilia dalle bellissime architetture storiche, ma anche delle attività dei siciliani, cogliendo i momenti di vita quotidiana, storie di un territorio ricco di cultura e tradizioni, mostrando la bellezza dei mercati, delle feste popolari, dei borghi e delle strade tortuose, delle spiagge ma soprattutto dei volti delle persone. La luce particolare della Sicilia rende i suoi scatti suggestivi, dalle albe dorate ai crepuscoli rosa e arancione. storie di un territorio ricco di cultura e tradizioni, mostrando la bellezza dei mercati, delle feste popolari e dei volti delle persone.
Pucci Scafidi, la fotografia è davvero molto cambiata?
“Posso dire che mio nonno è stato un antesignano di Photoshop. Ritoccava i ritratti per migliorare il risultato eliminando i difetti . All’epoca non esistevano i negativi . Si impressionava la lastra di vetro e lui con la china ammorbidiva i lineamenti e toglieva i difetti ottenendo risultati stupendi”.
Le tue foto, ritratto della Sicilia e ricerca della bellezza
“Cerco di valorizzare il bello della nostra terra. Cogliendo scorci, momenti, emozioni, usando una mia tecnica che consiste nel proiettare i negativi su un foglio di carta quindi evidenzio le parti che mi interessano e stampo la foto”
Qual è la foto che ancora non hai fatto e che vorresti fare?
(Ci pensa un attimo e risponde sornione) “Quella che mi emoziona di più”.