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Attualità

Palermo, garante detenuti: “Tutelare salute mentale anche in carcere”

di Dora Di Cara -





“In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale di giovedì 10 ottobre, sarebbe auspicabile che l’Asp di Palermo, oltre a promuovere l’iniziativa in piazza per far conoscere i servizi offerti dal Dipartimento di Salute mentale, si preoccupasse di chi non potrà mai usufruirne: la popolazione carceraria”. Così Pino Apprendi, garante dei detenuti di Palermo.

“Si tratta di centinaia di persone con problemi psichiatrici già diagnosticati prima dell’ingresso in carcere e persone entrate in crisi all’interno degli istituti di pena – aggiunge – Il direttore generale dell’Asp Daniela Faraoni se è in possesso dei dati delle carceri di Pagliarelli, dell’Ucciardone e dell’istituto minorile sa bene che la centralità della salute mentale e del benessere in tutte le fasi della vita, i laboratori d’inclusione sociale e i percorsi condivisi che saranno trattati sono argomenti negati a chi è ristretto”.

Per iniziativa è dell’Asp di Palermo oggi, dalle ore 10 alle 18, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale sarà in Piazza Politeama per accogliere i cittadini. Nella strada chiusa al traffico che collega via Libertà con via Ruggero VII sarà allestito un vero e proprio villaggio con uno spazio dedicato, tra l’altro, al dibattito ed all’informazione, un info point, un punto di ascolto e orientamento e laboratori di inclusione sociale.
Alle ore 12.00, con il coordinamento dei Dipartimenti di Salute mentale italiani e il Collegio Nazionale che li riunisce, e al quale aderisce anche il DSM delle Asp di Palermo, Catania e Messina, si collegheranno in diretta streaming le 100 piazze italiane rappresentative degli operatori dei DSM di tutta Italia, ma anche degli utenti, delle loro famiglie e dei partner della rete della salute mentale al fine di accendere i riflettori e sensibilizzare la cittadinanza, i media e i decisori politici su tre temi: potenziamento delle risorse per dare risposta a nuovi bisogni assistenziali; riorganizzazione dei servizi con maggiore integrazione e modelli innovativi; rapporto tra giustizia e sanità (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza REMS).