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Catania

Le candelore di Sant’Agata lasciate nel degrado e nell’incuria

di Alessandro Fragalà -





Proprio qualche giorno fa Catania ha riabbracciato la sua santa patrona Agata. Il 17 agosto, infatti, si è celebrata quella che, comunemente, viene chiamata Sant’Agata d’agosto. Un momento molto sentito dalla città e in particolare dai devoti, un momento meno folkloristico rispetto ai giorni di festa di febbraio. E proprio nei giorni estivi di Sant’Agata, si torna a parlare di una delle più importanti e storiche tradizioni della festa, ovvero le Candelore. Il grido d’allarme arriva da uno storico devoto, Fabrizio Lanzafame, che lancia un appello per salvare le candelore dal degrado e dall’incuria. Un fatto gravissimo, se è vero che, almeno sulla carta, dovrebbero essere protette, custodite e coccolate all’interno del museo creato “Ad hoc” per tutelarle. E invece non sembra proprio che sia così, come mostrano le immagini e i video raccolti. La sporcizia attorno e sulle candelore, lasciate, almeno all’apparenza, al proprio destino che, al momento, è quello di essere sporcate dagli escrementi degli uccelli che, incredibilmente, stazionano all’interno della Chiesa di San Nicolo L’Arena, in piazza Dante a Catania.  “Ciò che doveva essere un museo – spiega Fabrizio Lanzafame – si è rivelato uno scempio. Assenza di manutenzione poca cura e rispetto per quelli che viene definito ‘il barocco in movimento’. Ciò che provo come catanese e devoto – prosegue – è vergogna. Le candelore oltre che un valore storico ed artistico costituiscono una scuola di fede, sono espressione di una teologia popolare, esprimono il linguaggio della devozione, della pietà popolare”.