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Agrigento

Victory Bell all’ospedale di Agrigento, per celebrare la sconfitta della malattia 

di Francesca Gallo -





All’Ospedale di Agrigento collocata la “Victory bell” in Radioterapia. Il suono della campana simboleggia, per i pazienti oncologici, la sconfitta della malattia.

Anche l’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, adesso, ha la sua “Victory bell”, la campana della vittoria, installata presso l’Unità Operativa Complessa di Radioterapia, diretta dal medico Michele Bono, ed inaugurata stamane nel corso di una cerimonia nelle corsie del  reparto. 

Una campana dal forte valore evocativo e simbolico, ispirata alla tradizione britannica, per celebrare la conclusione dei trattamenti salvavita in tutti quei pazienti che portano a termine, con successo, il ciclo di cure per sconfiggere il cancro.

Il primo squillo: la sconfitta del male; il secondo squillo: la cura e il superamento della terapia; il terzo: la vittoria e il ritorno ad una nuova vita.

Accanto alla campana affissa alla parete anche una targa celebrativa che così recita: “il tuo percorso di cura si è concluso ed è giusto annunciarlo attraverso il suono di questa campana. Falla suonare una volta per ciò che hai attraversato, suonala ancora per celebrare il presente, poi ancora una volta per augurarti un futuro radioso”. (Maya Angelou).

“L’iniziativa nasce dall’esperienza diretta vissuta in ambito della radioterapia – dichiara il direttore dell’Unità Operativa, Michele Bono – evocando quella che era una consuetudine per i marinai, per i quali, il suono della campana della vittoria celebrava un’operazione portata a buon fine”. 

La storia ci dice che nel 1990, un ufficiale della Marina, malato di una malattia del testa-collo, uno dei trattamenti tra i più complicati dal punto di vista tecnico, non solo per i radio-oncologi, ma anche per i pazienti, da affrontare e da superare, fece quasi un patto col medico che lo aveva in cura: se avesse completato e superato il percorso di cure, avrebbe portato con se una delle campane che solitamente suonava sulle sue unità navali. L’ultimo giorno di cure, l’ammiraglio portò con se la campana e a fine trattamento la fece risuonare in reparto per poi farne dono alla struttura sanitaria. 

Da allora, la “Victory Bell” risuona nei reparti oncologici di diversi ospedali. È un suono simbolico, segno di una battaglia vinta, di un importante traguardo raggiunto per quanti riescono a  completare il ciclo di cure e un messaggio di speranza per il futuro per i tanti pazienti in  attesa di sconfiggere il cancro.

“Sono queste le storie che vogliamo raccontare in ambienti dove, purtroppo, c’è tanta sofferenza, ma c’è anche la voglia di guardare al futuro” – dichiara il primario Michele Bono dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia dell’Ospedale di Agrigento. 

“Il nostro compito è quello di curare dalle malattie – afferma il manager dell’Asp di Agrigento, Giuseppe Capodieci – ed è nostro dovere garantire al paziente, quantomeno, l’assistenza nel presente. La campana rappresenta un’apertura verso una vita futura, senza malattia. E’ un gesto simbolico che vogliamo riproporre anche qui nella nostra Unità Operativa di Radioterapia – dichiara Capodieci – fiore all’occhiello della provincia di Agrigento nel trattamento dei pazienti oncologici”.

L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione del cappellano del “San Giovanni di Dio”, don Saverio Pititteri, che ha fatto dono della campana, mira ad infondere coraggio e forza a tutti i pazienti oncologici che intraprendono il percorso dei trattamenti radianti. Ogni paziente, al termine del ciclo salvavita, avrà l’opportunità di far risuonare la campana in corsia dando il proprio segnale di vittoria e invitando tutti gli altri degenti a proseguire con energia il proprio cammino di cure.