Sversamenti nel fiume Gela: allarme ambientale, chiesto l’intervento dei ministeri
Sversamenti fiume Gela, patina rosa e cattivi odori
Nuovo allarme ambientale in Sicilia: gli sversamenti nel fiume Gela hanno destato forte preoccupazione tra cittadini e associazioni. Nelle ultime ore, una strana patina rosa ha ricoperto le acque del corso d’acqua che sfocia nel mare, accompagnata da un odore nauseabondo avvertito in gran parte della zona limitrofa. Le autorità locali hanno avviato verifiche per individuare l’origine del fenomeno, che potrebbe essere legato a scarichi industriali o reflui non depurati.
Denuncia delle associazioni ambientaliste
Le associazioni “Amici della Terra” e “Aria Nuova”, rappresentate da Emanuele Amato e Saverio Di Blasi, hanno annunciato di aver presentato una denuncia formale alle autorità competenti.
«Si tratta di una situazione che si ripete da tempo — spiegano — e alla quale, finora, non è stata data una soluzione concreta». Gli ambientalisti chiedono interventi urgenti e controlli mirati per fermare quello che definiscono un “attacco continuo” all’ecosistema del fiume e del mare antistante.
L’interrogazione parlamentare di Pietro Lorefice (M5S)
Il senatore Pietro Lorefice (Movimento 5 Stelle) ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e della Salute.
«Ho chiesto ai ministeri di disporre verifiche straordinarie sugli scarichi della zona industriale di Brucazzi – ha dichiarato Lorefice – per individuare e sanzionare i responsabili, avviare la bonifica delle aree contaminate e istituire un tavolo tecnico permanente che coordini i controlli futuri».
Un’emergenza che si ripete
Non è la prima volta che il fiume Gela è teatro di episodi di inquinamento. Negli ultimi anni, residenti e ambientalisti hanno più volte segnalato anomalie cromatiche e miasmi provenienti dall’acqua. Le preoccupazioni riguardano non solo l’impatto sull’ambiente marino, ma anche i possibili rischi per la salute pubblica e per le attività economiche locali, come la pesca.