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Strisce blu Amat, consiglieri chiedono se le aree di sosta a pagamento sono redditizie o no

di Redazione -





«Sotto questa Amministrazione, dapprima si è deciso di eliminare, su richiesta di Amat, metà degli stalli a pagamento perché i costi di gestione erano ritenuti insostenibili. Adesso, all’insaputa del Consiglio Comunale, la stessa azienda è intenzionata ad assumere in prova decine di vigilantes da affiancare agli ausiliari del traffico per migliorare i controlli“.

Delle due l’una: o la gestione delle zone blu, per come sono regolamentate, rappresenta solo un costo per l’azienda di via Roccazzo oppure se i magri incassi sono dovuti ai controlli inadeguati, vuol dire che il servizio potenzialmente rende e si è rivelato un grosso errore di valutazione da parte di Amat rinunciare a metà degli stalli a pagamento.Ancora una volta i vertici di Amat danno prova di scarsa lucidità e di non possedere una visione strategica. 

Per questa ragione chiederemo alla prossima capigruppo di dedicare, subito dopo ferragosto, una seduta di consiglio su questa vicenda alla presenza della governance aziendale, dove faremo valere le nostre ragioni.
Per potenziare i controlli bisogna puntare, innanzitutto, sulla valorizzazione delle risorse interne.
Gli ausiliari del traffico attendono da svariati anni il passaggio al tempo pieno e metà di loro non svolge più questo servizio. 

Inutile, quindi, impiegare risorse per assunzioni in prova che hanno tutto il sapore di vere e proprie clientele».
Lo dichiarano i consiglieri del gruppo AVS, Fabio Giambrone e Alberto Mangano.