Schifani: “Emergenza idrica, oggi siamo attrezzati. In Sicilia recuperati 3.000 litri al secondo
“L’ecosistema è cambiato e con esso anche l’equilibrio climatico. L’anno scorso ho capito che dovevamo attrezzarci per questa mutazione”. Con queste parole il presidente della Regione siciliana Renato Schifani è intervenuto a EtnaForum 2025, appuntamento che si svolge a Ragalna.
Il governatore ha voluto esprimere un ringraziamento particolare al capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, “sempre disponibile a qualsiasi ora”, e ai tanti volontari che operano sul territorio.
Poi l’analisi sulla gestione dell’acqua: “Nel 2024, intervenendo sui pozzi, abbiamo recuperato somme importanti. A livello regionale abbiamo stanziato quasi 110 milioni di euro per l’emergenza idrica: realizzati nuovi pozzi, sorgenti, riparazioni di deviazioni fluviali, recuperando così 2.000 litri al secondo. Con i dissalatori contiamo di azionare altri 350 litri al secondo di acqua dolce”.
Sul fronte occidentale dell’Isola la situazione resta più critica. “Contiamo di risolvere l’emergenza arrivando a 5.000 litri al secondo, oggi siamo già a quota 3.000. Ci sono delle dighe da cui preleviamo acqua sia potabile sia per l’irrigazione. Più acqua si riesce a destinare al fabbisogno idrico civile, più margine si libera per l’agricoltura. In questo modo – ha sottolineato Schifani – il sistema agricolo potrà beneficiarne”.
Un miglioramento evidente rispetto al passato recente: “Lo scorso anno l’emergenza era stata terribile e non eravamo pronti ad affrontarla. Molte coltivazioni subirono danni irreparabili e diversi raccolti andarono persi. Oggi, invece, contiamo di salvare tutto: la crescita della disponibilità di acqua potabile consente alle dighe di destinare più risorse agli agricoltori”.