Leggi:

Agricoltura

Siccità, Schifani: “Individuati primi interventi e investimenti nel settore idrico, modello Genova per accelerare”

di Redazione -





Intervenire subito sulla rimozione delle sabbie dall’interno degli invasi siciliani, mai fatta dall’epoca della loro realizzazione, risalente agli anni ‘50-’60. Riparare e costruire infrastrutture e reti idriche. Costruire dissalatori, servono 18 mesi di lavoro.

“È necessario che dalla diagnosi si passi alla cura in maniera rapida ed efficace. Per gestire l’emergenza abbiamo costituito una cabina di regia, una struttura operativa e snella che ha già individuato e coordinato interventi rapidi e concreti per dare risposte nella fase emergenziale. Nel frattempo, abbiamo programmato numerosi investimenti nel settore idrico utilizzando i fondi Ue e Fsc, mentre molto è in corso di realizzazione attraverso i fondi del Pnrr”. Così, in una intervista al Sole 24 Ore di oggi il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, parlando della siccità nell’isola. Per il governatore servirebbe seguire per la Sicilia il ‘modello Genova per accelerare gli interventi”. E spiega quali risorse sono a disposizione: “Per gli interventi in emergenza ci sono i 20 milioni assegnati dallo Stato con la dichiarazione dello stato di emergenza cui abbiamo aggiunto altri 38 milioni del bilancio regionale. A valere sul Fsc 90 milioni per il revamping dei tre dissalatori. Per gli interventi di messa in sicurezza delle dighe sono previsti 300 milioni e altri 140 milioni per le reti idropotabili. Nell’ambito del Fesr sono stati destinati oltre 70 milioni per interventi di rinnovo delle infrastrutture idriche per il recupero delle perdite e la realizzazione di dissalatori nelle piccole isole. Sono poi previsti oltre 60 milioni da destinare al recupero dei volumi di invaso nei serbatoi artificiali della regione e l’interconnessione tra i bacini idrografici, al riuso dei reflui depurati. Faccia lei il conto”.

Poi aggiunge: “È il momento più favorevole per intervenire sulla rimozione delle sabbie dall’interno degli invasi siciliani. Attività di rimozione, fondamentale per aumentare la capacità di accumulo di acqua ed assente dall’epoca della loro realizzazione, risalente agli anni ‘50-’60. I tempi di intervento di sfangamenti delle dighe sono lunghi per via delle procedure ambientali dei progetti ma c’è un programma da 55 milioni che cercheremo di accelerare chiedendo deroghe normative a Roma”. Sui dissalatori dice: “Abbiamo verificato la fattibilità tecnica ed economica e i costi operativi annuali. Sono impianti obsoleti su tre siti esistenti che vanno quasi integralmente sostituiti. Abbiamo stanziato 90 milioni, servono 18 mesi di lavoro ma provvederò a breve a richiedere al governo nazionale poteri straordinari per ridurre i tempi delle procedure. Parliamo delle campagne: agricoltori e allevatori guardano preoccupati al futuro. I voucher fieno, per 20 milioni, sono stati approvati 5 giorni dopo la scadenza delle istanze degli agricoltori il 12 luglio. Le organizzazioni agricole e gli allevatori da quella data sono stati in condizioni di ordinare il fieno. I primi carichi arriveranno a Enna e Siracusa la prossima settimana. Per il grano la regione ha stanziato 10 milioni che si aggiungono ai 15 già previsti dal Masaf per affrontare l’emergenza“.