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Agricoltura

Protesta agricoltori al G7, “stop narrazione distorta, manifestazione a Siracusa”

di Antonella Mulè -





Annunciata protesta agricoltori al G7: “provocazione evento in pompa magna nella terra in cui si pensa di risolvere con le autobotti il problema della siccità”.

“Gli agricoltori al G7 di Siracusa di fine settembre non possono non esserci, impossibile far passare indisturbata una narrazione distorta, interessata e spesso anche menzognera”. A dirlo sono Mariano Ferro, Giuseppe Scarlata e Marcello Guastella del ‘Coordinamento agricoltori per il G7 di Siracusa’ annunciando una manifestazione che ha come obiettivo quello di “raccontare al mondo la realtà che nel ricco Occidente vivono milioni di produttori agricoli” e di contrastare “la propaganda fantastica di chi da decenni, numeri alla mano, è consapevole del declino verticale che vive il comparto e non riesce a dire che produrre cibo sano made in Italy in questo Paese non è un lavoro remunerativo”.

“Tra l’altro, nella terra in cui un Governo regionale pensa di risolvere con le autobotti il problema della siccità – aggiungono -, realizzare il G7 in pompa magna, quasi fosse una festa, sembra quasi una provocazione. Nei prossimi giorni comunicheremo la data della protesta agricoltori al G7 e, nel frattempo, partendo proprio dal G7, ci prepariamo a riprendere un percorso di rivendicazioni, mai seriamente affrontate, che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi”.

«Convocare un vertice a Siracusa rappresenta una grande contraddizione». Ne sono convinti gli attivisti che si sono riuniti sotto il Coordinamento contro il G7. «La provincia siracusana è il simbolo della distruzione ambientale e umana, causata da uno sfruttamento estremo del territorio in nome di uno sviluppo a tutti i costi. Non crediamo alla retorica dei G7 e alle loro false promesse: i sette potenti dicono che vogliono implementare un modello di agricoltura e di pesca sostenibile. In realtà – aggiungono dal Coordinamento – non hanno risposte alla catastrofe ecologica». Basti pensare tanto alle alluvioni quanto alla siccità che stanno devastando l’agricoltura sull’Isola. Inoltre, come sottolineano gli attivisti che si stanno organizzando per contestare il G7, «il modello della piccola pesca costiera sta sparendo. Chi pescava sotto costa, adesso arranca con l’aumento del prezzo della nafta ed è messo all’angolo dalle grandi multinazionali della pesca o è trasformato in una comparsa della pantomima del turismo».

La precedente edizione si è tenuta ad aprile 2023  in Giappone, a Miyazaki. Il ministro Lollobrigida, ha sottolineato che il G7 dell’Agricoltura abbraccerà tutte le eccellenze del comparto agroalimentare, coinvolgendo i ministri dell’Agricoltura di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.