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Cronaca

PRIMA PAGINA- San Michele: La casa di riposo degli orrori

di Alessandro Fragalà -





Ci sono espressioni o termini utilizzati nel linguaggio giornalistico che, magari, possono sembrare esagerate o fuori luogo. Una di queste è lager, un termine che solo a sentirlo pronunciare mette i brividi per ciò che è intriso in quelle 5 lettere che, purtroppo, hanno segnato la storia dell’umanità. Nel caso della storia che vi stiamo per raccontare, però, il termine è più che appropriato. Siamo a Caltanissetta, dove i carabinieri hanno scoperto e sequestrato una casa di riposo che, a tutti gli effetti, si può definire lager. Quattro le persone arrestate, tre delle quali appartenenti allo stesso nucleo familiare: l’accusa, gravissima, è di sequestro di persona, esercizio abusivo della professione sanitaria e abbandono di incapaci. Le vittime sono, come è facile intuire, gli anziani ospiti della casa di riposo San Michele. L’indagine, partita nel giugno del 2023, è partita, come spesso avviene in questi casi, grazie all’intuito e ai dubbi posti in essere dalle figlie di un’anziana ospite della casa. Il racconto delle donne ai carabinieri al momento della denuncia è da brividi: la madre si presentava sempre in maniera indecorosa, maleodorante e piena di urina, ma anche vestita con abiti non adeguati alla stagione. Ma non solo: una volta le due figlie trovarono la madre con una vistosa ecchimosi al volto che lamentava un forte dolore alla spalla. Un malessere curato, senza neanche aver consultato il medico, con un antinfiammatorio. Una versione, quella della proprietaria della casa, che non convinse le due figlie che, poi, scoprirono da un’altra ospite (presto zittita) come la madre avesse passato la notte su un divanetto e non a letto. Oltre a questo a far dubitare le donne anche lo stato di assenza della madre, probabilmente causato dall’uso di tranquillanti. Dubbi che, evidentemente, erano assolutamente leciti, se è vero che l’indagine che ne è seguita ha avuto modo di accertare quanto realmente accadeva in quella casa. Gli anziani quotidianamente sarebbero stati abbandonati nella struttura, anche per diverse ore, nonostante le loro richieste di cura, e lasciati senza l’adeguata assistenza soprattutto di notte. Dagli accertamenti sarebbe emerso anche che la casa di riposo sarebbe stata priva degli adeguati requisiti organizzativi e igienico sanitari.
Sarebbe stata accertata anche l’assenza di figure professionali idonee, in quanto prive di qualifiche, necessarie per salvaguardare in modo corretto la salute dei degenti. Agli anziani ospiti sarebbero stati anche somministrati dei tranquillanti senza alcuna prescrizione medica per fare fronte all’assenza di personale soprattutto di notte. Ma c’è altro e si va oltre i semplici (si fa per dire) maltrattamenti, arrivando fino al sequestro di persona. Un anziano paziente, infatti, sarebbe stato letteralmente sequestrato nel suo posto letto con delle griglie di ferro, normalmente utilizzate come barriere laterali, impedendogli in questo modo di spostarsi durante la notte. Nella casa di riposo, ora posta sotto sequestro e affidata ad un amministratore giudiziario, al momento dell’intervento dei carabinieri erano presenti 30 anziani. Per ciascuno veniva pagata una retta mensile di circa mille euro, cifra che dovrebbe giustificare un servizio almeno dignitoso. E invece la situazione era completamente diversa. Quattro ospiti, a causa delle mancate attenzioni da parte del personale della casa di riposo, avrebbero riportato gravi lesioni personali. Trovata una paziente andata incontro a sepsi perché non le era stata curata una infezione delle vie urinarie e un’altra ancora che, invece, aveva riportato un trauma craniofacciale dopo essere caduta dal letto per le convulsioni. Gli indagati per sequestro di persona, esercizio abusivo della professione sanitaria e abbandono di incapaci sono: Carmela Messina, 75 anni, Rosy Lobue, 35 anni, Lilla Daniela Ferrara, 56 anni, Francesco Iacona, 47 anni. I quattro sono stati arrestati e condotti ai domiciliari.