PRIMA PAGINA-Arrivano gli stagionali: dal Marocco e dal click day
Due Comuni siciliani sono pronti ad accogliere lavoratori stagionali provenienti dal Marocco.
Si tratta dei Comuni di Bronte (Palermo) e di Valledolmo (Palermo) che accoglieranno dei cittadini marocchini già formati nel loro Paese.
Questo l’esito del protocollo di intesa firmato ieri nel capoluogo siciliano tra l’Associazione lavoratori stranieri Sicilia (Als Mcl Sicilia) e il Consorzio umana solidarietà e l’Unione generale dei lavoratori marocchini (Ugtm). L’obiettivo dell’intesa è quello di sostenere e facilitare l’ingresso dei lavoratori provenienti dal Marocco nel territorio italiano, per supportare le imprese, in particolare per soddisfare il bisogno di manodopera delle aziende siciliane.
Si tratta di veri e propri “corridoi lavorativi” per cui le due parti collaboreranno sia dal punto di vista del lavoro in quanto tale sia nel panorama della formazione, organizzando corsi professionali e civico-linguistici rivolti ai cittadini di Paesi terzi residenti all’estero.
Il Consorzio umana solidarietà e Als Mcl Sicilia si occuperanno di organizzare la formazione secondo le linee guida ministeriali, di individuare le aziende partner che accoglieranno i lavoratori formati e candidati, attraverso le misure di ingresso previste dallo Stato italiano, e l’organizzazione di alloggi sociali. Dall’altro lato l’Ugtm di Fez si occuperà di sostenere e finanziare i percorsi formativi in Marocco e di reclutare gli allievi potenziali lavoratori già in possesso di pregresse esperienze nei settori economici di interesse per le aziende che procederanno all’assunzione in Italia.
Per Paolo Ragusa, presidente regionale di Als – Mcl Sicilia si tratta di un modo per offrire ai migranti “delle valide alternative alla pericolosa traversata nel mar Mediterraneo” ma anche per far diventare “l’immigrazione diventa una risorsa per la società e lo sviluppo dei territori”. Soddisfazione, anche da parte della politica regionale.
Per l’assessore alle Politiche sociali della Regione siciliana, Nuccia Albano: “È un modello di integrazione da valorizzare per dare risposte concrete, da un lato, a chi giunge dai Paesi stranieri, che può così inserirsi più velocemente e nel modo migliore, e, dall’altro, al mondo dell’impresa in cerca di manodopera qualificata”.
Una carenza di uomini-macchina che si sente in tutti i stati dell’Ue e, soprattutto per le piccole e medie imprese che, prosegue Albano “dichiarano costantemente di avere difficoltà nel trovare i profili professionali di cui hanno bisogno”. “In quest’ottica – conclude i migranti rappresentano una risorsa per il nostro territorio e formarli vuol dire agevolare la loro integrazione nei Paesi che li accolgono”.
Lavoratori stagionali che arriveranno in Italia e in Sicilia anche attraverso un altro meccanismo, quello più conosciuto del click day, che è stato previsto dal Decreto Flussi. Anche per questo terzo appuntamento (quello dedicato ai lavoratori stagionali, dopo quello di gennaio dedicato all’assistenza domestica), sono state tantissime le domande arrivate per richiedere lavoro, in tutta Italia.
In pochi minuti la piattaforma dedicata – accessibile sul sito del Ministero dell’Interno – è stata presa d’assalto per accaparrarsi di uno dei 90mila posti a disposizione nel Paese. Il primo dato parziale ci dice che le domande sono state oltre 180mila in tutta Italia e con numeri in aumento anche in Sicilia, dove la gran parte – un numero tra i duemila e i tremila posti – arriverà a coprire posti nel settore agricoltura.
Le richieste riguardano soprattutto la provincia di Ragusa, che ha quasi raddoppiato i numeri con circa 1200 domande nella sola provincia. Numeri che ci dicono che il lavoro c’è ma a richiederlo non sono (troppo spesso) i locali.