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Attualità

Ferrovie in Sicilia: investimenti per 14 miliardi e oltre 200mila nuovi posti di lavoro entro il 2030

di Andrea Scarso -





La Sicilia si prepara a una trasformazione infrastrutturale senza precedenti. Secondo i dati diffusi dalla SVIMEZ, nel decennio 2021-2030 l’isola beneficerà di 14 miliardi di investimenti pubblici, di cui circa tre quarti destinati al potenziamento della rete ferroviaria. Un piano imponente che punta a migliorare la mobilità regionale, connettere l’isola ai corridoi europei e generare un forte impatto economico e occupazionale.

I principali interventi ferroviari

Il progetto più rilevante riguarda il nuovo itinerario Messina–Catania–Palermo, integrato nel Corridoio TEN-T 5 Helsinki–La Valletta. L’obiettivo è rendere il trasporto ferroviario competitivo sia a livello nazionale che europeo, garantendo standard tecnici moderni e tempi di percorrenza ridotti: 1 ora e 45 minuti tra Palermo e Catania, e 45 minuti tra Catania e Messina.

Ecco il dettaglio degli investimenti:

  • Tratta Catania–Messina: 2,9 miliardi, con il 40% dei lavori completati entro il 2026, un ulteriore 40% nel 2028 e il restante 20% nel 2030.
  • Nodo di Catania e Augusta: 676 milioni, con completamento al 50% entro il 2026 e al 100% nel 2028.
  • Adeguamenti e velocizzazioni: 642 milioni, ripartiti equamente tra 2026 e 2028.
  • Linea Catania–Palermo: 7,34 miliardi, con avanzamento progressivo fino al 2031.
  • Raddoppi e ammodernamenti: 2,44 miliardi, metà dei lavori entro il 2026 e l’altra metà nel 2028.

Tutti i cantieri relativi ai sei lotti della nuova Palermo–Catania risultano già attivi.

Impatto economico e occupazionale

Secondo le stime SVIMEZ, gli investimenti produrranno oltre 209mila nuovi posti di lavoro entro il 2030, considerando effetti diretti, indiretti e indotti. L’aumento del valore aggiunto regionale raggiungerà 10 miliardi, contribuendo a colmare il divario ancora presente rispetto ai livelli del 2008. Inoltre, gli investimenti attiveranno 11,3 miliardi di investimenti fissi lordi e un incremento dei consumi delle famiglie pari a 5,85 miliardi. I settori più coinvolti saranno costruzioni (75%), manifatturiero (20%) e servizi (5%).

Giannola (SVIMEZ): “Il Ponte sullo Stretto progetto strategico mancato”

Il presidente SVIMEZ, Adriano Giannola, sottolinea come il caso Sicilia sia rappresentativo dell’intero Mezzogiorno e ribadisce che il Ponte sullo Stretto sarebbe dovuto essere uno dei tre progetti strategici per fare del Sud un hub logistico del Mediterraneo, insieme alle Zone Economiche Speciali e alle Autostrade del Mare. Una visione che, secondo Giannola, poteva essere finanziata con il PNRR.