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Ponte sullo Stretto, Salvini: “Altro che controlli bypassati, li stiamo rafforzando”

di Enzo Scarso -





Matteo Salvini respinge al mittente le accuse secondo cui, per accelerare i lavori del ponte sullo Stretto di Messina, sarebbero stati aggirati i controlli antimafia. «È vero esattamente il contrario», ha dichiarato il leader della Lega in un’intervista a ilsussidiario.net, a margine della sua partecipazione al Meeting di Cl di Rimini.

«Volevamo e vogliamo rafforzare i controlli – spiega Salvini – utilizzando gli stessi strumenti già sperimentati con successo per le Olimpiadi di Milano Cortina. L’attenzione resta al massimo: i prefetti sono al lavoro, le forze dell’ordine pure, e le Procure vigilano e vigileranno. L’obiettivo è che ogni euro speso finisca nelle tasche di imprenditori e lavoratori perbene».

Il ministro delle Infrastrutture ha ribadito che il progetto rappresenta un «tassello fondamentale del corridoio di collegamento tra Mediterraneo e Nord Europa» e che l’opera si inserisce in un piano più ampio di investimenti straordinari nel Mezzogiorno. «Penso all’alta velocità e capacità ferroviaria tra Salerno e Reggio Calabria, così come fra Palermo e Messina. I porti siciliani, calabresi, campani e pugliesi potranno competere con quelli olandesi e tedeschi per le navi in arrivo da Suez. Risultato: meno inquinamento, meno tempi morti e più lavoro in Italia».

Salvini ha infine sottolineato come in Europa non abbia trovato ostilità all’opera, ma «più interesse che contrarietà», convinto che lo Stretto possa diventare la porta strategica di collegamento tra Africa, Asia ed Europa.