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Ambiente

Ponte sullo Stretto, realizzazione per stralci: il Wwf attacca, Ciucci risponde

di Alessandro Fragalà -





Botta e risposta sull’intenzione di eseguire i lavori per stralci tra Wwf da un lato, società Ponte sullo Stretto e Pietro Ciucci dall’altro.
Gli ambientalisti contestano i mancati test di tenuta dei cavi e degli appoggi del ponte, per i quali non esistono oggi le apparecchiature. Ciucci ribatte che le prove hanno una durata di alcuni mesi e si avvalgono di martinetti idraulici e strutture con dimensione massima di 20-25 metri ed è pertanto falso che non ci siano strumenti idonei per questi test.

In una nota inviata ai deputati, l’organizzazione ambientalista contesta il piano del Governo di approvare il progetto per stralci, consentendo l’apertura immediata dei cantieri. 

Secondo il WWF, questa mossa sarebbe avventata e pericolosa, in quanto ignora le criticità emerse da una relazione tecnica del professor Antonino Risitano. In questa, infatti, si evidenzia l’importanza di condurre “test di fatica” durante la fase di progettazione esecutiva, al fine di valutare la tenuta dei cavi e degli appoggi del ponte. Tali test, tuttavia, risultano impossibili da realizzare al momento, a causa della mancanza di macchinari adatti a supportare le enormi dimensioni delle componenti da testare. L’associazione ambientalista sottolinea l’incongruità di procedere con l’approvazione di stralci del progetto senza la preventiva verifica della fattibilità complessiva. Il timore, infatti, è che l’apertura di cantieri senza le opportune verifiche preliminari possa portare a un prolungamento indefinito dei lavori, con gravi ripercussioni negative sulla vivibilità dei territori interessati. Per il WWF, la priorità assoluta deve essere la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini. Un’opera di tale portata come il Ponte sullo Stretto di Messina non può essere realizzata senza le opportune garanzie e senza un’attenta valutazione di tutte le possibili conseguenze.

La risposta della società Ponte sullo Stretto, nella persona del suo amministratore delegato Pietro Ciucci, non si è fatta attendere. La conclusione, che poi in realtà sarebbe la premessa, è che il Wwf  “sommando rilievi infondati di tipo ingegneristico, finanziario e procedurale, persegue l’obiettivo di impedire la realizzazione del ponte piuttosto che dare eventuali contributi, anche critici, per migliorare la stessa”. Secondo Ciucci, infatti, “la progettazione esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina sviluppata per fasi costruttive è in linea con le best practice internazionali e, al contrario dei timori espressi dal WWF, ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi. Il ponte – spiega Ciucci – è un insieme di opere: le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, i raccordi a terra, oltre 40 km di strade e ferrovie, funzionali, percorribili e utili fin da subito alla popolazione. Ponte, torri e blocchi di ancoraggio saranno ovviamente un unico progetto. La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione, ed è comprovata da anni di ricerche e prove con il coinvolgimento di primari istituti scientifici e dei massimi esperti che hanno realizzato i maggiori ponti sospesi in tutto il mondo. Per quanto riguarda il tema dei tempi e modalità delle prove di fretting fatigue, ovvero fatica da “sfregamento” cavi – selle, la nota del WWF, spiegano dalla Società Ponte sullo Stretto  “riprende il parere espresso unicamente dal Prof. Risitano, al quale la Stretto di Messina ha più volte dato risposta, precisando che le prove hanno una durata di alcuni mesi e si avvalgono di martinetti idraulici e strutture con dimensione massima di 20-25 metri ed è pertanto falso che non ci siano strumenti idonei per questi test”. Puntualizzazioni anche sulla questione finanziamenti che – spiega Pietro Ciucci – non è stata la società ad annunciare, ma la commissione Europea.

Un botta e risposta che, certamente, non placherà discussioni e polemiche, anzi. La strada per il Ponte è ancora lunga e il clima, intorno ad esso, si farà sempre più caldo e non per torride temperature dell’estate siciliana.