Palermo, nuova svolta nell’inchiesta “Grande Inverno”: cinque arresti dopo la decisione della Cassazione
Cinque persone sono state arrestate nell’ambito dell’operazione antimafia “Grande Inverno”, dopo che la Cassazione ha confermato le misure cautelari disposte dal Tribunale del riesame su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Quattro indagati sono stati condotti in carcere, mentre un quinto si trova agli arresti domiciliari.
Le misure eseguite dai carabinieri
L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo, con il supporto del Nucleo cinofili di Villagrazia. Il provvedimento arriva a seguito di un ricorso della Procura che, nei mesi scorsi, aveva contestato la precedente decisione del gip di applicare soltanto l’obbligo di dimora a quattro indagati, senza alcuna misura restrittiva per il quinto.
Il contesto dell’indagine
L’inchiesta “Grande Inverno”, avviata nel 2024, aveva già portato a un maxi blitz con 181 arresti. Le indagini avevano smantellato le articolazioni dei principali mandamenti mafiosi di Porta Nuova, Pagliarelli, Tommaso Natale-San Lorenzo, Santa Maria di Gesù e Bagheria, estendendosi anche ai territori di Carini, Cinisi e Terrasini.
Le accuse
Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione aggravata, traffico di droga, gestione illecita di scommesse e gioco clandestino, oltre a reati legati alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso.
La conferma della Cassazione
Con la pronuncia della Suprema Corte, le misure diventano definitive e rafforzano il quadro probatorio delineato dalla Dda, che punta a colpire le nuove alleanze e i circuiti economici di Cosa nostra nel capoluogo siciliano.
Un’ulteriore prova – sottolineano gli inquirenti – della capacità di rigenerazione dell’organizzazione mafiosa, ancora oggi attiva nel tentativo di riaffermare il proprio controllo sul territorio.
